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“San Foca militarizzata a causa Tap”, il sindaco scrive al Prefetto

“San Foca militarizzata a causa Tap”, il sindaco scrive al Prefetto

Una lettera aperta al Prefetto, Claudio Palomba per raccontare il disagio di un territorio “militarizzato” di fatto, in piena estate. A scriverla il primo cittadino di Melendugno, Marco Potì che ricapitola quanto accaduto nei mesi scorsi a causa dei lavori per la costruzione del gasdotto Tap.

“Il Questore di Lecce, Leopoldo Laricchia, -scrive Potì- dopo aver ordinato le azioni di “protezione” dei lavori di Tap per lo spostamento degli ulivi e sistemazione in serre (illegittimi?), aver ordinato servizi h24 di protezione di siti, mezzi ed uomini di Tap, aver notificato centinaia di sanzioni a cittadine e cittadini che manifestavano quelle sere il proprio dissenso rispetto a quest’opera non condivisa, aver espresso opinioni censurabili sulla libertà di azione e di opinione di politici e rappresentanti istituzionali democraticamente eletti, proprio in queste ore, in piena stagione turistica, ha ordinato di intensificare nel territorio di Melendugno e San Foca un’azione di controllo profonda, quasi ossessiva, per ogni movimento o iniziativa in corso. Una presenza assillante, senza interruzione. Anche verso tanti increduli turisti, benvenuti ospiti della nostra terra2, da sempre accogliente ed ospitale”.

Nel racconto del sindaco ci sono esempi di continui pattugliamenti, posti di blocco, richieste di identificazione (anche nei confronti di un anziano contadino che si recava in campagna con la sua ape), domande, controllo sulle libere associazioni, limitazione della libertà di circolazione o di organizzazione di incontri pubblici di approfondimento sul progetto.

“In poche parole -continua il primo cittadino-, lui o chi per lui, ha scelto di militarizzare la nostra area. Molto, forse troppo, qui da noi, per nulla a Foggia o altri luoghi, come ha detto qualcuno, dove forse c’è ne sarebbe più bisogno. Questo non è lo Stato, repubblicano e democratico, che nasce dalla Costituente e dalla liberazione. Non è lo Stato che si studia nelle scuole e nelle università. Non è lo Stato che vogliamo, libero e pacifico”.

Potì chiede al Prefetto di Lecce, Claudio Palomba, di voler trasferire al Questore di Lecce il “profondo dissenso e contestazione per tali, non condivisi ed inaccettabili comportamenti ed esternazioni e di voler prendere le più opportune iniziative al riguardo”.

La lettera si conclude con l’invito a tutti i colleghi sindaci del Salento ed i cittadini a partecipare il 13 agosto a San Foca, alla manifestazione per sensibilizzare ed informare su questi temi.

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