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lunedì, Maggio 27, 2024
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Vincenzo Barba chiede a Quintana di ritirare la sua candidatura

Quintana si è rivelato un vero e proprio bluff. Con il suo comunicato stampa ha certificato – con posta Pec – la conclusione della sua sbandierata e finta esperienza di candidato unitario del centrodestra.

Vincenzo Barba

Non entro nel merito delle parole scialbe e offensive sul mio conto nel pieno convincimento che si sia soffermato soltanto ad apporre la firma su una pappardella presentatagli; ognuno risponde della propria storia e della propria moralità e lui ha ancora tantissima strada da fare prima di poter minimamente pensare di potersi raffrontare a Vincenzo Barba.

Il problema è tutto politico e chi nella coalizione che lo sostiene non se ne accorge fa soltanto finta di non vedere, per ragioni che appaiono abbastanza ovvie a chi ha un minimo di perspicacia.

Una frase rende ridicole le sue argomentazioni e le fa crollare come un muro di falsità ed è quella in cui racconta la storiella della “granitica unità” del centrodestra a suo sostegno.

L’unità esisteva soltanto nella sua fervida fantasia, poiché il partito che lo avrebbe dovuto sostenere, alla fine della fiera, dopo le tante promesse, è schierato con i suoi big a sostegno di Minerva.

Quintana, uno e trino, si è presentato prima come esponente dell’Udc, poi di Italia Destati e, infine, come la nuova carta vincente del movimento Area Popolare. Non sappiamo quale sia la verità, ma ci sembra proprio di assistere al famoso gioco delle tre carte. E ugualmente, se non peggio, dicasi per il suo scribacchino.

Per quanto mi riguarda questa candidatura – parola mia!!! – non esiste, non è spendibile, non è più ipotizzabile, poiché svuotata di immagine, contenuti politici e condivisione all’esterno. Resta in piedi soltanto il suo accordo con Perruccio, che si sente vicesindaco in pectore, ma non c’è alcuna alchimia e sinergia tra le forze politiche che lo dovrebbero sostenere.

La candidatura di Quintana non ha più un senso logico, almeno che non si voglia far scendere in piazza la banda per far suonare lo strumento solo a un pifferaio.

Siccome sono persona con una sola parola e con un forte senso dell’onore e amo più l’essere che l’apparire, chiedo scusa alla cittadinanza di Gallipoli se fidandomi di Quintana – che si dichiarava capace di unire tutto il centrodestra – ho messo le mie parole e la mia faccia a sostegno di questa iniziativa e ho perso tanto tempo prezioso.

Oggi il bluff e la menzogna sono emersi più chiari che mai e lasciamo lo pseudo candidato sindaco a guardarsi e ammirarsi nello specchio del suo fallimento politico. Noi, certamente, non contribuiremo a vedere affossare Gallipoli sotto la sua guida e come noi la stragrande maggioranza dei nostri concittadini. E così facendo, certamente, gli eviteremo il fastidio di analizzare e valutare con la lente di ingrandimento la composizione della nostra lista. E per questo, per evitare danni a Gallipoli e ai gallipolini, gli chiediamo a gran voce di ritirare la sua candidatura nella convinzione che lascerà sì un vuoto… ma certamente colmabile.

 Sen. Vincenzo BARBA

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