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Referendum sui voucher, iniziative della Cgil a Lecce e provincia

Referendum sui voucher, iniziative della Cgil a Lecce e provincia

Abrogazione dei buoni lavoro, comunemente detti voucher, e ripristino della piena responsabilità solidale in materia di appalti sono i temi dei due referendum popolari sul lavoro richiesti dalla Cgil e su cui i cittadini saranno chiamati a esprimersi il prossimo 28 maggio.

La data è stata comunicata ieri, 14 marzo, dal Consiglio dei ministri, dopo ben 46 giorni dal parere di ammissione della Corte Costituzionale. Prosegue e si intensifica dunque la campagna referendaria “Libera il lavoro, Con 2 Sì Tutta un’altra Italia” della Cgil, nelle piazze e nei luoghi di lavoro.

A Lecce e provincia, per tutta la giornata di giovedì 16 marzo, la Cgil incontrerà cittadini e lavoratori per informare sui contenuti dei referendum e spiegare le motivazioni a sostegno del Sì. Sarà presente il Segretario della Cgil nazionale Roberto Ghiselli (foto in allegato).

Ecco nel dettaglio il programma: dalle 9 alle 12 volantinaggi a: Tricase (presso l’Ospedale Cardinale G. Panico e l’Ufficio postale) e a Ruffano (presso il Mercato bisettimanale).

Alle 15.30 a Casarano assemblea con i lavoratori nel call center Call&call.

Ore 16 a Lecce volantinaggio in Piazza Sant’Oronzo.

“Questi referendum sono un primo passo per il cambiamento del Paese. – dichiara la Segretaria generale della Cgil Lecce Valentina Fragassi – Chi vota sceglie di non restare a guardare: un paese che non garantisce più diritti e occupazione alle persone e che si lascia scappare la ricchezza più importante, quella dei suoi giovani. Se il mercato del lavoro continua ad essere deregolamentato in questo modo, insieme ai diritti saranno cancellate due altre parole fondamentali nelle vite dei cittadini italiani: speranza e futuro. Dopo vent’anni di sottrazione dei diritti, chiediamo un cambio di passo delle politiche sul lavoro in questo Paese. Insieme possiamo scrivere una pagina nuova di protagonismo e di partecipazione democratica per cambiare l’Italia e liberare il lavoro. Cominciamo a farlo votando Sì ai referendum del 28 maggio”.

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