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xylella fastidiosa

 ON MARTI DL 51-2015 MISURE URGENTI RILANCIO SETTORE AGRICOLO.

Xylella fastidiosa

La Camera, premesso che:

  • il decreto legge, che reca disposizioni per il rilancio di settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale, nonché misure di razionalizzazione delle strutture ministeriali, prevede interventi compensativi di sostegno a favore delle imprese danneggiate da xylella fastidiosa;
  • al riguardo l’emergenza fitosanitaria riguardante la diffusione del batterio fitopatogeno, si è estesa anche in ambito internazionale, con la decisione di alcuni Paesi del nord Africa, quali l’Algeria, il Marocco a cui si è unita anche l’Albania, di vietare l’importazione delle barbatelle da vite, in considerazione del rischio di contaminazione del batterio medesimo;
  • numerose associazioni nazionali del settore, a tal fine, rilevano che tali iniziative, da parte dei su esposti Paesi, a cui si sono aggiunti di recente anche altri quali: Libano e Giappone che richiedono insistenti e specifiche verifiche per confermare l’assenza di batterio, stanno determinando gravi ripercussioni sull’intero comparto sia dal punto di vista produttivo, che sulla tenuta dei livelli occupazionali;
  • iniziative urgenti e necessarie per sostenere il comparto vivaistico italiano, risultano pertanto indispensabili, al fine di fronteggiare un ulteriore aspetto negativo e penalizzante per l’intera agricoltura italiana, causato dall’emergenza della xylella fastidiosa, quale l’embargo adottato dai Paesi in precedenza richiamati, delle barbatelle da vite, le cui conseguenze rischiano di colpire le imprese vivaistiche nazionali esportatrici a vantaggio di quelle di altri Paesi come la Francia;

impegna il Governo

 

ad intervenire in sede comunitaria, al fine di inserire tra le priorità da affrontare nell’agenda politica del Governo, l’emergenza della Xylella fastidiosa, anche con riferimento alle criticità esposte in premessa, a difesa delle imprese vivaistiche italiane verso i Paesi comunitari e terzi, le cui ripercussioni commerciali causate dall’embargo della barbatella da vite, rischiano di determinare gravi effetti produttivi e occupazionali;

a prevedere infine compatibilmente con le risorse finanziarie a disposizione ed i vincoli di bilancio, misure compensative in favore delle imprese vivaistiche viticole nazionali, nel rispetto delle disposizioni comunitarie in materia di aiuti di Stato, che hanno subito danni economici, dal blocco delle importazioni delle specie vegetali, tra le quali la vite, causando un danno economico e produttivo stimato in oltre 100 milioni di euro.

Marti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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