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Teatro d’autore in Piazza Mater Ecclesiae a Castromediano.

Sabato 21 giugno, per l’«Estate Cavallinese 2014», la compagnia teatrale Calandra di Tuglie porta in scena «Meglio sepolto che vivo» di Giuseppe Miggiano Tragicomiche vicende in scena, con «Meglio sepolto che vivo», piece teatrale che la compagnia teatrale Calandra di Tuglie porterà in scena sabato 21 giugno in piazza Mater Ecclesiae a Castromediano nell’ambito del cartellone dell’«Estate Cavallinese 2014», rassegna di appuntamenti siglata dall’Amministrazione Comune di Cavallino.

Un viaggio immaginario in compagnia di un morto e dei suoi becchini fra strade di campagna che paiono un labirinto in un’altra esilarante commedia della compagnia tugliese.

In un grigio paesello della campagna salentina, di un’estate di non si sa quando, non accade nulla. Proprio nulla. Fra la piazza della Chiesa e quella del Comune c’è un poco di tutto, poche persone, pochi bar, pochi ozi, pochi negozi. Proprio poco. Una noia mortale, anzi neanche quella.

Perché a Scogliano, o Scoglianò qual dir si voglia, non si muore neanche più. E l’unica agenzia funebre del paese, la Cazzato & figlio, muore anch’essa d’inedia.

Uccio, una vita passata a fare il becchino, e il nuovo assunto Pippi, tornato da poco da Milano, sono gli unici dipendenti. Entrambi non riescono neanche ad ammazzare il tempo, presi dal nulla. Tutto è sospeso ad un filo che non esiste.

E allora anche mangiare una gomma da masticare trovata per caso nel carro funebre, o esibire un paio di occhiali arancioni, o pettinare un’anziana ma arzilla signora che nonostante tutto si ostina a non morire, possono diventare
l’unico diversivo. All’improvviso, però, accade che qualcuno muore davvero, pace all’anima sua, e tutto inaspettatamente si rianima. Si rispolverano gli abiti e gli arnesi del mestiere, una vecchia bara in saldo, si organizza il corteo funebre ma, soprattutto, ci si prepara al viaggio per trasportare la cara salma al cimitero nel quale avverrà la sepoltura. Uccio e Pippi si mettono alla guida di uno sgangherato carro funebre e partono, diretti alla meta.

Ma fatti solo pochi chilometri l’avventura di due sprovveduti becchini e di un cadavere, sperduti nelle labirintiche strade della campagna salentina, ha inizio.

Perché la grottesca natura delle loro vite permane e rallenta tutto, anche la nebbia.

Che non fa vedere a Pippi la strada che porta al cimitero, né il corteo di personaggi strambi al seguito. Dove mai andranno a finire di notte, senza mappa, né cartelli stradali né indicazioni, perduti nel luna park buio fatto di pece? La Calandra gioca nel prendere per mano i macabri colori a olio di Joël Egloff, nel nuovo spettacolo che aggiunge un colorato e comico noir al già ricco repertorio dei suoi spettacoli. La notte nera si trasforma in un garbuglio dove perdersi con umorismo e le «intermittenze della morte» diventano il metronomo che batte i tempi del tragico e del buffonesco. Nello stesso tempo.

Con leggerezza. Musicato con note blues cantate dal vivo dagli stessi attori e composte da Federico Della Ducata, con la regia di Giuseppe Miggiano, «Meglio sepolto che vivo» è uno spettacolo di narrazione a più voci, una sorta di grottesco road movie fra le strade del Salento raccontato coralmente da un gruppo di cantastorie che, nello stesso tempo, canzonano e condividono le disavventure degli esilaranti personaggi. Una commedia intrisa di umorismo nero che ironizza con allegria su un viaggio rocambolesco ambientato in un Salento quasi fiabesco e quindi, come spesso accade, reale.

La compagnia teatrale Calandra nasce a Tuglie nel 1991.In questi anni l’attività è stata molto intensa favorendo la crescita Compagnia fino a raggiungere risultati prestigiosi.

Sono stati affrontati diversi tipi di teatro: dal classico ai drammi moderni, da rivisitazioni sperimentali a testi originali.

La Compagnia è un vero e proprio laboratorio all’interno del quale si cerca di dare molta importanza alla tecnica, ma, soprattutto, alla creatività e alla fantasia.

Questa attività ha permesso a Calandra di ritagliarsi uno spazio importante nel panorama teatrale italiano, partecipando ad importanti rassegne di livello nazionale, con apprezzamenti giunti da ambiti culturali di rilievo (come al Premio Bancarella – Pontremoli 2006). I suoi lavori sono normalmente recensiti dalla stampa nazionale (Corriere della Sera, Panorama, Repubblica, Gazzetta del Mezzogiorno, Quotidiano) e alcuni spettacoli sono stati trasmessi in diretta da RaiRadioDue. Rappresenta i suoi spettacoli nelle scuole, dalle elementari alle università. Organizza nel mese di luglio il Premio Nazionale Teatrale «Calandra» al quale partecipano le migliori compagnie italiane.
Inizio ore 21, ingresso libero.

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