Mazzei «Nel Salento presenti solo 3 primari di psichiatri
La strategia perversa di far passare il depotenziamento dell’Ospedale di Scorrano come un doveroso completamento del “Vito Fazzi” di Lecce, definito dalla direzione della Asl come una struttura hub sul territorio che deve poter disporre di tutte le eccellenze necessarie al completo funzionamento, non trova ragione d’esistere non solo nel nostro ordinamento e nemmeno nelle politiche di funzionamento della sanità pugliese.
Una circolare regionale dell’Assessorato di riferimento dell’anno in corso evidenzia in maniera chiara che non ci può essere alcun valzer di trasferimenti di primari da un ospedale all’altro della stessa Asl. Il management dell’Azienda Sanitaria leccese dovrebbe ben conoscerla quella disposizione che evidenzia, tra l’altro, come i posti resisi vacanti tra i primari debbano essere coperti con procedure concorsuali. Ormai, in tempi di più totale disarmo del comparto, ognuno è libero di poter fare ciò che vuole, tanto sotto la coltre delle primarie del centrosinistra tutto è possibile e dove non c’è la copertura di Sel arriva quella del Pd e viceversa.
Una situazione di gravità inaudita che fa il paio con quanto accade nella gestione del comparto psichiatrico salentino, in cui ci sono soltanto tre primari che devono colmare le esigenze di tutti i Cim. Sì, proprio così, tre primari e basta! Gli altri sono dirigenti medici all’uopo incaricati. Stiamo parlando di un settore della sanità delicatissimo che ha a che fare con i problemi della psiche delle persone e che ha riverberi anche su comportamenti al limite della violenza fisica e verbale a cui in tante occasioni deve far fronte il personale medico e paramedico. Già, anche il personale infermieristico è ormai ridotto all’osso e in tante occasioni ci viene segnalata la presenza di una sola unità in servizio presso i Centri di Igiene Mentale.
Questa è la fotografia della sanità che Vendola ci consegna dinanzi alla quale il centrosinistra lungi dal porre rimedio alle tante falle ritiene di dover utilizzare il settore come terreno di scontro per primarie ben lontane dall’interesse pubblico.
Luigi Mazzei
Consigliere regionale di Forza Italia
