mercoledì, Maggio 15, 2024
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L’opposizione abbandona il consiglio comunale

I consiglieri di opposizione di Galatina Paola Carrozzini, Michele De Paolis, Giampiero De Pascalis, Paolo Pulli e Giuseppe Spoti, hanno deciso di abbandonare la seduta del consiglio comunale di Palazzo Orsini. Alla base della scelta, l’atteggiamento degli assessori Antonello Palumbo, delegato alle Politiche sociali e dell’integrazione, e Loredana Tundo, delegata ai Lavori pubblici.

Il primo avrebbe percepito l’intera indennità di carica e contemporaneamente l’intero stipendio erogato dalla pubblica amministrazione; la seconda avrebbe per due mesi incassando lo stipendio intero dalle Acli e l’intera indennità di carica. L’opposizione chiede ai due di dimettersi e al sindaco di spiegare se hanno restituito le somme “indebitamente percepite”.

“La decadenza dell’azione politica – scrivono in una nota – è eclatante tanto che ci viene impedito di esercitare il ruolo di vigilanza e controllo che spetta alle forze di opposizione”.

Il Consiglio comunale di questa mattina aveva all’ordine del giorno ben quindici punti, tra cui il Piano tariffario Tari, il Bilancio, la transazione con Eni gas e luce, il Piano delle alienazioni. “Ebbene – denunciano – la documentazione ci è stata trasmessa solo una settimana fa e le commissioni convocate quasi a ridosso del consiglio impedendoci di fatto di conoscere in modo approfondito delibere particolarmente complesse. Oggi il sindaco Amante, con un post su Facebook, afferma di aver avuto le stesse difficoltà nella precedente amministrazione, ma di non aver mai abbandonato l’aula. Ci complimentiamo con il sindaco che intanto ammette come la sua amministrazione difetti di democrazia e trasparenza al pari dell’amministrazione Montagna a cui lui stesso rivolgeva queste accuse e gli chiediamo perché non ha messo in atto rimedi per garantire il buon funzionamento del Consiglio”.

Poi evidenziano: “Quando era consigliere di opposizione è rimasto seduto in Consiglio perché non ha mai colto la gravità degli atti dell’amministrazione Montagna. Galatina si è trovata in pre-dissesto senza che lui se ne accorgesse e lo denunciasse pubblicamente inviando gli atti agli organi preposti alla vigilanza. E lo schema si ripete: oggi non si accorge che i suoi assessori violano le norme e intascano somme indebitamente”.

Di estrema preoccupazione, per l’opposizione, è la situazione dei conti. Il Documento unico di programmazione del Comune di Galatina, che questa mattina era all’ordine del giorno, non sarebbe in linea con le misure di risanamento chieste dalla Corte dei conti e messe in atto dal commissario straordinario, Guido Aprea, con il Piano di riequilibrio pluriennale. In particolare la pianta organica del Comune passerà dagli attuali 142 dipendenti a 190, compresi due messi notificatori e un capo dei messi notificatori: “Assunzioni – precisano – che la maggioranza ha fretta di fare, magari per anticipare un possibile stop dalla Corte dei conti, e quindi già da quest’anno ci sarà la prima trance di reclutamento”.

L’opposizione accusa la maggioranza di aver accantonato le azioni di risanamento indicate dalla Corte dei conti e predisposte da commissario straordinario: “Non sarebbe stato sufficiente votare contro questi atti e non sarebbe stato sufficiente rimanere in aula senza una protesta forte contro gli sprechi e il malcostume di questa amministrazione – affermano – che si è presentata come il nuovo e invece è tanto in sintonia con quella precedente tanto da acquisirne anche le brutte abitudini. Come consiglieri di opposizione non ci faremo imbavagliare: chiediamo le dimissioni dei due assessori che hanno indebitamente percepito soldi pubblici e al sindaco di dare conto di quanto accaduto, comprese le scelte in tema di bilancio”.

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