LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
La nostra Associazione no profit, a quotidiano contatto con la malattia oncologica, ci induce a palesare la nostra profonda convinzione di come il criterio del rigore scientifico debba ispirare le scelte – che in questo momento Lei sta valutando – per ripristinare appropriatezza di prescrizioni per esami e visite clinico-sanitarie.
E’ questa un’occasione urgente e dovuta contro un pregresso e diffuso comportamento di discutibile e ascientifico ricorso a prestazioni tali da configurarsi come ipertrattamenti. La letteratura abbonda di studi al riguardo, così come da più parti del mondo scientifico indipendente si avverte circa la pericolosa tendenza a patologizzare le fasi e le età della vita e alla medicalizzazione spinta di condizioni e stati dell’individuo (menopausa e osteoporosi, gravidanza e allattamento, integratori alimentari, senilità e sessualità, ecc.).
In tempi di necessaria razionalizzazione della spesa pubblica, queste distorsioni culturali e di mercato possono trovare la sperata correzione col vantaggio che il cambio di rotta del Governo ancor più che a ragioni di budget risponda a criterio di evidenze scientifiche e di appropriatezza.
La consulenza di una task force di comprovata competenza tecnica (ricercatori, esperti, studiosi della Salute) fisserebbe i criteri rigorosi e puntuali per gli atti politico-amministrativi da assumere. In questo modo si assicurerà al Paese l’adozione di Best Practices scientifiche per contrastare il fenomeno delle sovraprescrizioni, per non avallare cure e interventi per pseudo malattie, per richiamare l’Arte Medica al rispetto dell’etica.
Prevedendo già, come sempre accaduto in passato, che, al tentativo del Governo di mettere ordine e razionalizzare la spesa sanitaria, farà seguito una reazione arrembante popolare-mediatica-istituzionale, ispirata e guidata dai potentati del mercato della salute, crediamo sia assolutamente indispensabile e prioritaria una campagna di corretta informazione dei cittadini sui rischi derivanti da cure e indagini radiologiche inappropriate, coinvolgendo opinion leaders liberi e indipendenti, oltre agli Ordini Professionali.
Con l’augurio che questo nostro suggerimento possa trovare la Sua attenzione, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti.
Dr. Giuseppe Serravezza
Presidente LILT – Sez. Prov. di Lecce