La ditta spegne le luci e la città resta al buio: il sindaco manda la diffida
La notte scende cupa per le strade magliesi. L’illuminazione stradale funziona infatti a mezzo servizio per un contenzioso tra la ditta concessionaria e il Comune di Maglie. Una vicenda che va avanti da giovedì scorso e che finirà con ogni probabilità in tribunale.
La decisione dell’azienda “Mengoly” di ridurre i tempi di illuminazione, era già stata preannunciata da una raccomandata inviata lo scorso 28 ottobre al Comune di Maglie a firma dell’avvocato Francesco Galluccio Mezio, in cui si chiedeva il pagamento di maggiori somme dovute a crediti non meglio specificati.
L’ufficio tecnico comunale aveva replicato al legale che il contratto è in fase aggiornamento, invitando a soprassedere alla sospensione della fornitura di energia elettrica. Il Comune si diceva in regola con le somme dovute da contratto riguardanti sia il rateo dei lavori che il consumo di energia.
L’avvocato però, aveva ribaltato sull’ente comunale le responsabilità della sospensione della fornitura.
Giovedì scorso la decisione: numerose le segnalazioni di strade completamente al buio, prive di illuminazione pubblica. L’ufficio tecnico, a quel punto ha chiesto delucidazioni alla ditta Mengoli, ribadendo che l’interruzione di fornitura di energia elettrica farebbe intravedere un’interruzione di pubblico servizio con conseguenze civili e penali.
Il sindaco Ernesto Toma ha inviato una diffida all’azienda, ma non esclude di ricorrere alla Procura. In passato il contratto di pubblica illuminazione era finito anche sotto la lente dell’Anac, l’organismo Anticorruzione. Anche l’opposizione aveva puntato il dito sulla gestione dell’appalto, con una mozione portata in consiglio comunale e illustrata dal consigliere Francesco Chirilli.