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Il Pd ufficializza accordo con Bruni, Cariddi “blinda” i suoi e limita le fuoriuscite

Il Pd ufficializza accordo con Bruni, Cariddi “blinda” i suoi e limita le fuoriuscite

Amministrative ad Otranto: iniziano a profilarsi con maggiore certezza gli schieramenti che si affronteranno alle prossime comunali. Come raccontato in precedenza, sebbene non ci siano state presentazioni ufficiali, i candidati sindaco che si fronteggeranno per la poltrona più importante di Palazzo Melorio saranno l’avvocato Luca Bruni, vicino a Raffaele Fitto, e Pierpaolo Cariddi, ingegnere e fratello del primo cittadino uscente, Luciano.

Il Pd, come anticipato dalla vicesindaco Lavinia Puzzovio, si è accordato con Bruni e parteciperà alla sua lista alle amministrative. Il perché è stato spiegato dalla stessa Puzzovio nelle dichiarazioni rese a LecceSette. Ma ora la decisione del partito viene confermata, rendendo pubblico il verbale della famosa riunione in cui gli iscritti e i tesserati hanno sciolto le riserve, scegliendo questa alleanza.

Nella nota della riunione, si chiarisce come il segretario del circolo, Luigi Gualtieri, ex presidente del consiglio, nel suo intervento abbia sottolineato le contraddizioni di una minoranza che per quasi dieci anni ha screditato l’azione amministrativa del sindaco, accusato anche nel corso dei consigli comunali, di essere “un despota che agiva in maniera illegale”, per creare tensioni; inoltre, Gualtieri ha ricordato come la vicesindaco Puzzovio e l’ex sindaco Francesco Vetruccio abbiano difeso il sindaco e la sua amministrazioni da “insinuazioni” e “accuse infamanti” mosse “senza scrupolo” dall’opposizione.

È stata la stessa vicesindaco, poi, a sottolineare nel proprio intervento quanto avvenuto nell’ultimo anno con le decisioni del sindaco Cariddi mirate “a favorire esclusivamente l’avvicinamento della minoranza”, fino alla paradossale scelta di tentare la composizione di una lista unica, con a capo il fratello del primo cittadino. Una “imposizione” che ha condotto Puzzovio e la maggioranza degli iscritti del Pd a scegliere un percorso alternativo, ratificato dall’assemblea con voto favorevole.

I malumori, però, non hanno riguardato solo il Pd dinanzi all’ipotesi della lista unica. Nella famosa riunione di maggioranza, in cui si era consumato lo strappo con Puzzovio, erano emersi i malesseri anche di altri membri del gruppo, a partire dal presidente del consiglio in carica, Fernando Coluccia, contrario all’inclusione della minoranza nel progetto amministrativo e al metodo d’indicazione del fratello del sindaco a candidato. In quella occasione, Coluccia avrebbe proposto al resto dell’amministrazione una mediazione tra i due progetti in conflitto, ovvero una lista unica con candidato di tutti, Luca Bruni. Una proposta, ritenuta da molti irricevibile e che avrebbe scatenato reazioni in qualche caso scomposte, dove sarebbe poi stata pronunciata la frase, diventata tormentone in città, “da patruni diventamu servitori?”.

Coluccia, comunque sia, avrebbe deciso di fare un passo indietro e di non prendere parte alla prossima competizione elettorale in maniera diretta. Diverso discorso per Daniele Merico, che sembrava intenzionato anche lui a farsi da parte e che, invece, con ogni probabilità sarà ancora nella lista di Cariddi.

Sul fronte del vecchio Pdl fittiano, oggi suddiviso in tante anime, la situazione non è molto diversa: la decisione dei componenti del gruppo di minoranza, Tommaso De Benedetto, Leonardo Salzetti e Stefano Panareo, di accordarsi con Cariddi, si contrappone a quella di Francesco Bruni, ex sindaco e oggi senatore, di sostenere il cugino Luca. L’elettorato moderato che, fino a pochi anni fa rappresentava lo zoccolo duro del centrodestra otrantino, si sta posizionando a seconda dei legami con alcuni dei rappresentanti. Quel che è certo è che Francesca Bortone, ex coordinatrice cittadina del Pdl e oggi di Direzione Italia, sarà con Bruni, mentre l’ex candidato sindaco, Corrado Sammarruco (che ha di recente ricevuto l’incarico dal Comune di occuparsi del recupero crediti per la tassa di soggiorno), per anni tra i più convinti rivali del sindaco uscente (insieme a Salzetti), dovrebbe sostenere l’ingegnere Cariddi. Bruni potrà contare, invece, sul supporto di “Nuovi Orizzonti per Otranto”, rimasta l’unica vera opposizione alla gestione Cariddi in questi anni.

A proposito di liste, quella dell’ingegnere Cariddi sembrerebbe per lo più già composta a parte qualche tassello: confermati Gianfranco Stefàno, Antonio Schito, Michele Tenore e Daniele Merico, si aggiungerebbero Tommaso De Benedetto e Stefano Panareo dall’opposizione. Al posto di Fernando Coluccia, dovrebbe subentrare Mimina De Donno, imprenditrice locale e cognata dello stesso Coluccia: una mossa che di fatto “argina” fuoriuscite, sebbene la scelta dell’uno e dell’altra siano personali e non consequenziali. In lista potrebbero esserci anche Stefania Temis, insegnante e sorella dell’ex segretario Pd di circolo, Gabriele, Paola Stefanelli, già candidata in Alleanza per Otranto con Sammaruco nel 2007, e Cristina De Benedetto, una giovane new entry impegnata nel mondo dell’associazionismo.

Il Movimento Cinque Stelle, invece, continua a puntare sulla realizzazione di un “programma” da sottoporre ai candidati in campo, dopo aver preso atto dell’impossibilità di comporre una lista certificata, per via dei tempi ristretti per la presentazione della documentazione necessaria: non ci sarà comunque un’alleanza organica con nessuna delle liste in campo, ma solo una convergenza con chi sposerà le proposte programmatiche dei grillini locali. Non è escluso che, qualora si dovesse raggiungere un’intesa, si possa chiedere la presenza nella lista di propri candidati.

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