mercoledì, Maggio 15, 2024
HomeAttualitàFigli del Salento: Papa Bonifacio IX

Figli del Salento: Papa Bonifacio IX

Tra i grandi personaggi cui il Salento ha dato i natali, spicca anche il nome di un Papa, Bonifacio IX, all’anagrafe Pietro Tomacelli.

Nato a Casarano nel 1350 (data incerta), Bonifacio IX è stato il 203º Papa, il suo pontificato ha avuto inizio nel 1389, durante lo Scisma d’Oriente,  ed è terminato nel 1404, anno delle sua morte per malattia.

Bonifacio IX discendeva da una nobile famiglia napoletana, poi decaduta, i genitori Giacomo Tomacelli e Verdella Caracciolo, erano feudatari di Casarano e Casaranello, nella cui chiesa il neonato Pietro ricevette il battesimo.

Le notizie della sua nascita e del battesimo si hanno grazie ad un’epigrafe settecentesca collocata dal Vescovo Antonio Sanfelice in

Santa Maria della Croce a sostituzione di una risalente al 1400 circa andata distrutta.

Pietro Tomacelli aveva compiuto i primi studi nel caseranese e qui molto probabilmente aveva deciso di consacrare la sua vita a Dio, completò la formazione presso lo Studium di Napoli e poco più che trentenne, Papa Urbano VI lo convocò a Roma, dove nel 1381 fu ordinato cardinale diacono di San Giorgio e nel 1385 divenne cardinale presbitero di Sant’Anastasia una delle quattordici badiae inferiores, suffraganee di Santa Maria di Nerito, l’attuale cattedrale di Nardò.

Nel 1389 fu eletto Papa e scelse il nome di Bonifacio IX.

Trovandosi in pieno scisma, lui e il Papa di Avignone, Clemente VII, si scomunicarono a vicenda, nonostante ciò, Ungheria, Polonia, Germania e gran parte dell’Italia accettarono di buon grado il suo pontificato.

Bonifacio IX capì da subito che il suo pontificato doveva guardare alla fede quanto alla politica, vivendo in un’epoca di guerra in cui i governi dipendevano dall’appoggio economico dei loro sostenitori.

Il 29 maggio 1390 infatti Ladislao, erede di Carlo II di Napoli e Margherita di Durazzo, discendente di una famiglia che da sempre appoggiava i papi nelle loro lotta Roma contro il partito anti-papista della città di Roma, grazie a Bonifacio IX fu incoronato Re di Napoli e insieme si adoperarono per espellere le forze angioine dall’Italia meridionale.

Bonifacio IX stabilì il controllo temporale del Papa fortificando di conseguenza Castel Sant’Angelo e i ponti sul Tevere e conquistò il porto di Olbia.

Inoltre ottenne il controllo politico delle principali città e castelli e diede agli Stati la forma che avrebbero poi mantenuto per tutto il XV secolo.

Alla morte di Clemente VII, avvenuta il 16 settembre 1394, i cardinali francesi elessero Papa Benedetto XIII, nel frattempo da più fronti, nel corso degli anni, a Bonifacio IX fu chiesto di abdicare, ma rifiutò e durante il suo pontificato non ci fu spazio per un concilio ecumenico mirato a ricomporre lo Scisma, in compenso furono celebrati due Giubilei, uno nel 1390 e uno nel 1400, in piena pestilenza.

A Bonifacio IX si deve anche la dispersione dalla città di Roma dei Flagellanti Bianchi, gruppi di penitenti che si spostavano in processione di città in città vestiti di bianco, con i volti coperti e una croce rossa cucita sulla schiena, seguendo un capo che portava una grossa croce, cantando lo Stabat Mater, un inno divenuto in breve popolare. Bonifacio IX, bruciò al rogo il loro capo.

Se da una parte Bonifacio IX fu un Papa più interessato alle cose terrene che alle cose celesti, dall’altra bisogna riconoscergli la perseveranza e la fedeltà a Roma, a scapito dei rapporti con le altre nazioni, sebbene non brillasse in cultura infatti, sicuramente brillò in acume.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome qui

Post Popolari

Commenti recenti

Verified by MonsterInsights