giovedì, Marzo 28, 2024
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È DEDICATA AL TEMA “FAKE NEWS – 2020 VISION” L’UNDICESIMA EDIZIONE DEL CONCORSO INTERNAZIONALE POSTER FOR TOMORROW

C’è tempo sino a mercoledì 20 maggio per partecipare all’undicesima edizione del concorso internazionale Poster For Tomorrow. Per selezionare i vincitori di questa edizione, dedicata al tema “Fake News – 2020 Vision“, dopo una prima selezione, la giuria si riunirà a Lecce durante l’ottava edizione del festival Conversazioni sul futuro che si terrà nella città pugliese dal 22 al 25 ottobre.

“Forse meno si parla di fake news, meglio è. Purtroppo, non c’è scampo, con le parole o con le immagini, ma questo non vuol dire che non possiamo fare niente a riguardo. Qualunque siano le vostre idee politiche o le vostre credenze,  sono solo i fatti e il confronto aperto che ci aiuteranno ad andare avanti insieme, invece di radicarci sempre di più nelle nostre posizioni come vorrebbero le fake news”, si legge nella call sul sito posterfortomorrow.org. “Per ridurre il nostro impatto ambientale faremo coincidere la sessione di valutazione finale con un evento internazionale di design. In questo modo riuniremo insieme in un’unica sessione dal vivo tutti i giurati, ed evitando di effettuare ulteriori viaggi o spostamenti rilevanti, abbasseremo l’impatto sulla sulla nostra “impronta ecologica”, prosegue il testo.

La campagna visiva di questa edizione – sostenuta anche dal Ministero della Cultura francese – è curata dall’artista cinese Yang Liu, nata a Pechino nel 1976 che dal 1990 vive in Germania. Dopo gli studi a Bristol e all’Universität der Künste di Berlino, ha lavorato come designer tra Singapore, Londra, New York e Berlino. Qui nel 2004 ha fondato il proprio studio di design, Yang Liu Design. Dal 2010 è docente e responsabile del dipartimento di communication design all’Università di scienze applicate BTK di Berlino. I suoi lavori – che hanno vinto numerosi premi e riconoscimenti internazionali – sono stati esposti in mostre personali e collettive in tutto il mondo (Germania, USA, Giappone, Messico, Finlandia, Cina, Francia, Polonia, Iran) e in importanti musei e gallerie.

Creative brief
Le false notizie potrebbero sembrare uno sviluppo recente, che ha preso piede solo dopo l’elezione di un politico che non sarà nominato, ma la pratica di diffondere voci e disinformare è vecchia quanto la parola stampata. La gente ha sempre distorto la verità, o semplicemente detto bugie, per ottenere ciò che vuole (o cambiare il mondo). Ma ora abbiamo la possibilità di condividere le informazioni più velocemente e in modo più ampio che mai. Prima erano solo pochi i media o le fonti governative che potevano plasmare il pensiero pubblico, ma ora tutti possono farlo. E a differenza dei media o del governo, nessuno di noi è ritenuto responsabile di ciò che pubblica. Poiché ci sono poche leggi o multe che ci possono essere inflitte per aver pubblicato menzogne, non c’è alcun incentivo ad agire in modo responsabile nella sfera pubblica. Ottenere prima i «mi piace» (o i voti), preoccuparsi delle conseguenze in seguito – e perché dovremmo farlo quando il leader del mondo libero twittano regolarmente e dicono palesi menzogne senza conseguenze?

Allora cosa possiamo fare?
Non possiamo fermare le notizie false, ma possiamo fare del nostro meglio per rendere le persone consapevoli della verità. È tempo che il mondo veda con la visione del 2020, chiara e vera. È il momento di verificare i fatti, non le notizie false. Vogliamo che incoraggiate la gente a contrastare le notizie false con fatti, cifre e fonti che illuminano l’oscurità. Inoltre, vogliamo che alziate la voce per chiedere un’ulteriore regolamentazione di Internet e dei Social Media. Se è reso illegale pubblicare disinformazioni su internet, allora le notizie false saranno tagliate alla fonte.

In che modo?
Controllate le fonti. Se c’è una fonte, scoprite se è accurata. Se non c’è una fonte, chiedete perché non c’è. Controllate chi ha fatto il post, l’argomento o la fonte. Sono un bot? Sono affidabili? Quali altri post hanno fatto? Verificate i fatti con una fonte «ufficiale» di fiducia, ad esempio un’agenzia governativa o chiunque sia regolamentato o sia obbligato per legge a dire la verità. Richiedere la regolamentazione dei media digitali (social media). A differenza dei media tradizionali, le piattaforme come Facebook e Google non sono obbligate a controllare gli annunci politici o i contenuti pubblicati. Ciò significa che i politici possono mentire senza conseguenze. Questo deve cambiare. Twitter ha smesso di pubblicare annunci politici, ma Facebook e Google si rifiutano di farlo. Questo deve cambiare.

Poster For Tomorrow
L’esperienza nasce nel 2009 come un modo, per un gruppo di designer, di attirare l’attenzione sul tema della censura diffusa in tutto il mondo. Rapidamente si è trasformato in un movimento internazionale per promuovere il diritto alla libertà di espressione di ogni uomo e donna, l’abolizione della pena di morte, il diritto all’istruzione, l’uguaglianza di genere, il diritto alla casa e al lavoro. Nel corso di questi anni si è creata una vasta comunità di designer attivamente coinvolti nella comunicazione sociale, sono stati organizzati oltre 100 dibattiti, 1500 mostre e oltre 300 workshop in scuole e università in tutto il mondo. Nelle prime dieci edizioni sono stati inviati oltre 39mila poster da tutto il mondo. Se il 2019 è stato l’anno delle mostre, dedicato all’esplorazione e alla presentazione del database visivo raccolto, dal 2020 il concorso diventa a cadenza biennale, concedendo più tempo per una migliore gestione, una preparazione più efficace, una pianificazione più efficiente e brief più dettagliati e più chiari, che porteranno a un aumento della qualità del concorso e delle mostre, del numero dei seminari e delle collaborazioni sia all’interno che all’esterno della comunità del design.

Conversazioni sul futuro
Il Festival è ideato e organizzato, con il coordinamento di Gabriella Morelli, dall’associazione Diffondiamo idee di valore in collaborazione con numerose realtà pubbliche e private. Ogni anno il festival propone in quattro giorni circa 100 appuntamenti in una trentina di luoghi della città pugliese coinvolgendo oltre 250 ospiti. Dal 2013  (nelle prime due edizioni con il nome di Xoff) cerca di raccontare con pluralità di argomenti (education, scienza, food, giornalismo, comunicazione, diritti, innovazione, economia, web, ambiente, design, sport, migrazione, storia, televisione, politica), linguaggi (cinema, musica, teatro, arte, libri, fotografia, disegno) e di punti di vista (coinvolgendo intellettuali, giornalisti, imprenditori, scienziati, attivisti, blogger, ricercatori, musicisti, docenti, scrittori, registi, artisti, comunicatori, designer, educatori, amministratori pubblici, studiosi e studenti) il mondo contemporaneo e quello che verrà.

Il brief completo, le regole  per partecipare al concorso e altri suggerimenti sono disponibili per il download tradotti in più lingue sul sito posterfortomorrow.org

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