venerdì, Aprile 26, 2024

Def in Cdm

Renzi a giorni decide sottosegretario.

Il Def, cruciale per Renzi in un momento nel quale sembra potersi agganciare una piccola ripresa, e nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Sono questi i punti sul tavolo del Consiglio dei ministri di oggi alle 13.30.

Il documento di economia e finanza, secondo le ultime indiscrezioni, dovrebbe prevedere almeno 10 miliardi di nuovi tagli della spesa pubblica per evitare l’aumento di Iva e accise.

Tra oggi e domani, intanto, dovrebbe arrivare il nome del nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio. La corsa si annuncia a tre, tra Claudio De Vincenti, Ettore Rosato e Valeria Fedeli mentre tempi più lunghi si annunciano per la scelta del ministro Ncd, la cui decisione finale Renzi rivendica perchè “in base alla Costituzione è il premier che decide”.

Le misure del Def, Crescita appena più sostenuta del previsto, a +0,7% invece di +0,6%, deficit che resta comunque al 2,6% del Pil quest’anno e leggermente sopra l’1,8% nel 2016 per avere più margini di manovra, e almeno 10 miliardi di nuovi tagli alla spesa pubblica per sterilizzare clausole di salvaguardia che valgono 16,8 miliardi di euro solo il prossimo anno e che rischierebbero di ammazzare i primi spiragli della ripresa.

Dovrebbero essere queste le linee della politica economica che il governo traccerà con il primo giro di tavolo sul Def, il documento di economia e finanza: la riunione del Consiglio dei ministri di oggi darà intanto il via libera al nuovo quadro macroeconomico, lasciandosi invece qualche giorno in più, fino a venerdì, per definire il piano nazionale di riforme, allegato al documento.

Il premier, secondo i bene informati, starebbe accarezzando l’idea di destinare fondi freschi in particolare in favore delle fasce più povere, quegli ‘incapienti’ che sono rimasti esclusi dal bonus degli 80 euro. Di sicuro, avverte intanto anche Francesco Boccia, minoranza Pd e presidente della commissione Bilancio.

Il contributo principale dovrebbe arrivare appunto dalla spending review che si concentrerà, ha annunciato il nuovo responsabile Yoram Gutgeld, sulla riduzione dei costi della macchina pubblica. Il Codacons suggerisce di partire dai 500 enti inutili che da soli costano come una manovra, 10 miliardi l’anno.

 

 

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