giovedì, Marzo 28, 2024
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Danza, scuole unite. Vera Giannetto: “La danza c’è, va considerata nel suo importante ruolo sociale e artistico”

L’importanza della danza nel tessuto sociale è profondamente legata alla crescita e all’educazione di bambini, ragazzi e adulti oltre all’aspetto propriamente artistico e culturale, pertanto in questo particolare periodo di emergenza e crisi internazionale, le scuole di danza chiedono di non essere dimenticate.
“Tra le tante emergenze cui far fronte, ci auguriamo che anche la danza venga considerata dalle istituzioni – è quanto dichiara Vera Giannetto, direttrice artistica del Balletto del Salento di Trepuzzi, dando voce al pensiero delle scuole di danza della provincia di Lecce che vivono la stessa situazione – Abbiamo giustamente dovuto chiudere le scuole nel rispetto delle norme vigenti accusando una brusca battuta d’arresto che per noi insegnanti di danza vuol dire azzerare le nostre entrate considerato che senza le quote mensili non riceviamo un compenso. Non poter fare lezione, infatti, si traduce per noi nell’impossibilità di avere delle entrate pur dovendo continuare a sostenere dei costi. Per questo motivo confidiamo nelle autorità competenti affinché non trascurino in questo momento un settore come quello della danza, che comprende anche sartorie, produzioni, tecnici dello spettacolo, comunicazione e tutto ciò che si muove attorno a questo mondo, e studino delle misure ad hoc per venirci incontro”.
In seguito alla sospensione delle lezioni, la scuola di danza della Maestra Giannetto, da oltre 30 anni presente sul territorio, ha avviato delle attività per mantenere una certa quotidianità con gli allievi: “Abbiamo da subito avviato le lezioni online facendo, ad esempio, lezioni di sbarra a terra o di rinforzo muscolare. Sicuramente non è la stessa cosa di una lezione in sala, ma rappresenta un modo per restare vicini ai nostri allievi sentendoci ogni giorno, rassicurandoli, dando loro un po’ di normalità. Alle mie allieve più piccole ho fatto fare dei piccoli lavoretti, disegni, giochi, qualcosa che stimoli la creatività e che le tenga occupate. In questo modo cerchiamo di dare anche un supporto alle famiglie e continuiamo a sentirci uniti. In questo momento, come non mai, il nostro settore deve essere forte e unito, aspettando di tornare in sala al più presto con i nostri allievi”.
“Sono ottimista nel credere che ci sarà una ripresa ma bisogna fare i conti anche con la parte economica, perciò quello che ora noi insegnanti di danza possiamo fare è affermare con forza la nostra realtà, la danza c’è, ha un ruolo importante nel tessuto sociale ed è giusto affermare la nostra presenza e le nostre difficoltà a chi può ascoltarci”, conclude la Maestra.

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