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La tragedia classica in uno spettacolare allestimento: MEDEA ED EDIPO RE INVADONO IL GARIBALDI DI GALLIPOLI 

Due settimane dedicate al teatro classico. Dal 12 al 16 marzo 2015 in scena “MEDEA”, tratto da Euripide. Dal 20 al 22 marzo è la volta di “EDIPO RE”, tratto dal classico di Sofocle. Sipario ore 21.00.
Una scenografia imponente e inquietante che fuoriesce dal palcoscenico e invade interamente gli spalti del teatro, trasformandolo in un’arena nel quale gli spettatori entrano come in un tempio pagano di ghiaccio e sangue. E’ questa la “Medea” allestita nel Teatro Comunale Garibaldi di Gallipoli, a cura della Compagnia “Ragazzi di Via Malinconico” per la regia di Roberto Treglia.
Più che una messinscena, una grandiosa installazione artistica e teatrale, che fonde suggestioni visive, olfattive e tattili ai suoni e alle terribili vicende di una delle storie più spaventose che il teatro classico greco abbia tramandato ai nostri giorni.
Medea, moglie e madre, abbandonata dal marito e scacciata dalla sua casa, sconvolta dall’odio che la dilania e la acceca, uccide i suoi due figli. Una punizione che la condanna per sempre a divenire essa stessa mito e simbolo del crimine più efferato che possa essere concepito, l’infanticidio ad opera della stessa madre. Un mito che si ripercuote nei secoli e diviene attuale anche ai nostri giorni.
Nelle parole dello stesso regista, Roberto Treglia, “per Medea l’amore eccessivo non porta onore, né dignità. Il suo è un eros intemperante, smodato, violento. Medea è detentrice di una lucidità abbacinante e di una dottrina dissimile dal contesto circostante. E’ martire di un continuum di umiliazione, passione, disperazione, ferocia e di un animo depravato. Eppure la sua è una crudeltà ingiudicabile, appartenente ad un mondo diverso, lunga ombra di un primitivo orribile e sinistro. Medea è una creatura che consuma un atto eccezionale nel vivo contesto di disagio sociale che fomenta le sue debolezze, nella necessità di rivalsa che muove l’impulso violento e la facilità con cui è abituata a distruggere gli ostacoli che si frappongono al raggiungimento dei suoi scopi. Lacerata dal dissidio di un amore materno che la porterebbe a dimenticarsi di sé e una brama di vendetta che, in fondo, è la distruzione di un’altra parte di sé, essa giunge tragicamente alla possibilità che una madre possa e debba uccidere i propri figli”.
Dopo il debutto, dal 20 al 22 marzo sarà la volta di “Edipo Re”, replica dello spettacolo già andato in scena con grande successo nella scorsa Edizione della Stagione Teatrale del Garibaldi. Una violenta epidemia e una fiera mostruosa molestano la città di Tebe. Il popolo è infermo e i saggi sono inquieti. Edipo libera la città dalla morsa della Sfinge, ma l’aria, nel regno, resta irrespirabile. Odore di vergogna, di malattia. Edipo è irrequieto, si sente solo, minacciato, non trova risposte. Immondi ricordi gli attanagliano la mente, freddi e taglienti come fossero un aborto meditato che forse sarebbe stato meglio avvenisse. Eppure l’Oracolo non fu mai così esplicito prima di allora. I tasselli prendono posto e le immagini si completano ma è troppo tardi.
Due settimane, quindi, di teatro classico in una riscrittura spettacolare, avvincente ed emozionante per la Stagione Teatrale del Garibaldi di Gallipoli “arteVIVA2015“. Ancora una ulteriore conferma di come lo storico Teatro Garibaldi stia diventando ormai uno dei più attivi e affascinanti centri culturali del basso Salento. Una profusione e una commistione di idee, forme d’arte e spettacoli voluti dall’Amministrazione Comunale presieduta dal Sindaco Dott. Francesco Errico, insieme a Pro Loco Gallipoli e in collaborazione con le Associazioni e le Compagnie Teatrali del territorio, che ha garantito un lavoro di coordinamento tra le varie realtà locali cittadine e territoriali, mettendo loro a disposizione uno dei luoghi più affascinanti della città, con la cooperazione dell’Ufficio Turismo e Spettacolo. La Stagione del Teatro Garibaldi accoglierà così  quattro Cartelloni differenti , in continua evoluzione e aggiornamento, divisi in  prosa, lirica, musica, eventi culturali e teatro per bambini , accogliendo sia Compagnie e artisti nazionali che provenienti dal ricco territorio salentino. Tanti racconti diversi che diventano parte di un’unica storia.
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