giovedì, Aprile 25, 2024

AGRICOLTURA

IL M5S PRONTO AL CONFRONTO PER LA REVISIONE DELLA PAC NEL 2017

Il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera, illustra le proposte dei 5 Stelle sulla modifica alla Politica Agricola Comune

Il 2017 sarà anche l’anno della revisione di medio termine della Politica Agricola Comune, un appuntamento fondamentale per rilanciare l’intero settore e per cercare di superare le pesanti crisi che alcuni comparti dello stesso stanno affrontando nell’ultimo periodo. Il M5S si dichiara pronto e aperto al confronto con l’Esecutivo Gentiloni e con il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina.

Abbiamo proposte concrete per superare alcune criticità e semplificare ulteriormente le procedure a vantaggio dei nostri agricoltori dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura a MontecitorioChiediamo di conoscere quale sia l’orientamento del Governo in vista della revisione della Politica Agricola Comune (PAC) nel 2017 nonché di avviare un processo che porti a soluzioni costruttive perché, sino ad oggi, non abbiamo sentito nulla a riguardo. Le crisi del settore agricolo ci inducono a non cincischiare e a puntare direttamente sulle proposte concrete. In primo luogo, ad esempio, riteniamo che vadano aumentate di due punti percentuali le risorse destinate all’aiuto accoppiato, pari attualmente all’11% del plafond complessivo, recuperandole dal pagamento basespiega L’Abbate (M5S)Un modo per ottenere risorse per la filiera zootecnica italiana, spesso dimenticata, e per il miglioramento delle condizioni del benessere animale. Un contributo specifico potrebbe essere erogato anche all’agricoltura di montagna, attività strategica nella lotta al dissesto idrogeologico con un valore complessivo che si attesta intorno ai 30 miliardi di euro, che coinvolge più di 2,5 milioni di aziende agricole, di cui 280 mila italiane. Tra le altre proposte da noi avanzateprosegue il parlamentare pugliese 5 Stelleci sono inoltre misure per facilitare le aggregazioni tra imprese attraverso organizzazioni professionali ed organizzazioni interprofessionali che rappresentano croce e delizia per il nostro sud Italia, un grande limite storico che ci ha visto non primeggiare ma che potrebbe far scaturire numerosissime occasioni future. Infineconclude Giuseppe L’Abbate (M5S) Sarebbe opportuno che il pagamento base, oltre alle condizionalità ambientali, fosse assegnato in relazione alla capacità delle aziende di svolgere attività di produzione di beni e servizi agricoli in una logica integrata”.

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