“Ue responsabile, il Governo italiano si faccia sentire”. Dopo la scoperta del batterio della Xylella in un mercato di Parigi, per il vice presidente vicario del gruppo Pdl/Fi alla Regione Puglia Erio Congedo sono molto chiare le responsabilità dell’Unione europea sui controlli alle importazioni di piante infette. Ciò dovrebbe spingere il Governo italiano a farsi sentire a livello comunitario.
“Il fatto che il batterio spunti sui prodotti di un mercato francese che provengono dal Sudamerica e che hanno stazionato temporaneamente in Olanda – analizza – sono la dimostrazione che una parte rilevante del problema sta a monte, e cioè nella inadeguatezza dei controlli che l’Ue fa rispetto all’introduzione nei confini comunitari di piante o prodotti infetti. Sono del parere che il quadro di divieti, imposizioni e sanzioni disegnato a livello comunitario sia sbagliato. Innanzitutto perché l’Ue non è esente da colpe. Poi perché abbiamo la dimostrazione che la Xyella non è soltanto un problema circoscritto agli ulivi della provincia di Lecce, ma una piaga tremenda per tutto il bacino del Mediterraneo.
La vicenda del frettoloso e miope embargo della Francia ai prodotti pugliesi – continua Congedo – dovrebbe spingere oggi il nostro Governo a fare la voce grossa e a reclamare un deciso cambio di prospettiva. Perché a questo punto gli interventi di mera natura burocratica non servono a niente, se non ad addossare colpe e oneri a livello periferico e in particolare sugli agricoltori, che già sono in ginocchio per i danni del batterio. La richiesta, perentoria, che deve arrivare, è quella di importanti stanziamenti sulla ricerca scientifica e sul ristoro di olivicoltori e vivaisti”.