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FACOLTÀ DI ECONOMIA: DUE LAUREE CHE “VALGONO DOPPIO”L’11 SETTEMBRE IN RETTORATO LA PRESENTAZIONE DEI CORSI CON RILASCIO DI DOUBLE-DEGREE ITALIA-SPAGNA IN “ECONOMIA AZIENDALE” ED “ECONOMIA E FINANZA”

“Economia aziendale” ed “Economia e finanza”: due corsi di laurea double-degree, due lauree che “valgono doppio”. Li presenta la Facoltà di Economia ‘Antonio de Viti de Marco’ dell’Università del Salento il prossimo 11 settembre 2015 alle ore 10 nella Sala della Grottesca del Rettorato (piazza Tancredi 7, Lecce).

L’incontro vuole appunto presentare due percorsi formativi internazionali, i primi double-degree di primo livello dell’Ateneo salentino, avviati in collaborazione con l’Università di Valladolid e finalizzati al conseguimento, a partire dall’anno accademico in corso, di un doppio titolo di studio (double-degree). Si tratta di un percorso che prevede il conseguimento della laurea in “Economia Aziendale” presso l’Università del Salento e del ‘Grado en Administración y Dirección de Empresas’ presso l’Università di Valladolid, e di un altro percorso per il conseguimento della laurea in Economia e Finanza presso l’Università del Salento e del ‘Grado en Economía’ presso l’Università di Valladolid.

Nel corso dell’incontro interverranno la professoressa Mariaenrica Frigione, prorettrice con delega all’Internazionalizzazione; il professor Amedeo Maizza, Preside della Facoltà di Economia; i referenti per i programmi di double-degree delle due Università partner professor Benjamín Peñas Moyano (Università di Valladolid) e professoressa Marcella Scrimitore (Università del Salento).

I due double-degree sono stati progettati seguendo un percorso unitario di apprendimento e di continuità dell’intervento formativo, mirato a sfruttare le analogie esistenti tra ciascun corso di laurea italiano e il corrispondente spagnolo. L’opportunità del doppio titolo, attribuita a studenti immatricolati presso l’Ateneo salentino o quello spagnolo a seguito di opportuna selezione, prevede che gli studenti conseguano il doppio titolo di studio previo svolgimento di un periodo di mobilità all’estero della durata di un anno accademico. L’immatricolazione è pertanto unica, così come le tasse pagate, mentre sono previste borse di studio erogate a sostegno della mobilità internazionale degli studenti.

«Con l’istituzione dei due programmi di double-degree, la Facoltà di Economia dell’Università del Salento dimostra di saper crescere e svilupparsi in linea con le attuali tendenze del mondo universitario italiano», sottolinea il Preside Amedeo Maizza, «che vedono in netta crescita l’offerta di double-degree. Si stima che all’inizio dello scorso anno accademico fossero presenti più di 400 programmi di double-degree nell’offerta formativa degli atenei italiani, con un ritmo di crescita esponenziale osservato negli ultimi anni. Le stime ufficiali (dati AlmaLaurea) riportano anche un incremento del 20% delle prospettive di inserimento nel mondo del lavoro di studenti che abbiano svolto almeno un’esperienza all’estero durante la carriera universitaria, rispetto a studenti sempre rimasti in Italia. Senza contare le nuove prospettive che agli studenti si aprono in virtù della diversificazione dei programmi formativi, del consolidamento delle competenze linguistiche e dello sviluppo di un network di contatti internazionali».

I due programmi di doppio titolo si inseriscono in un percorso di internazionalizzazione dell’offerta formativa della Facoltà di Economia dell’Università del Salento che negli ultimi anni ha avviato una serie di iniziative tese al potenziamento delle prospettive internazionali di studenti e docenti, come il programma ‘Messaggeri della conoscenza’, di recente finanziato dal Miur, e vari accordi di cooperazione internazionale con Università europee ed extra-europee. L’istituzione dei programmi di double-degree con la ‘Facultad de Ciencias Economicas y Empresariales’ dell’Università di Valladolid si colloca nell’ambito di un rapporto di cooperazione avviato nel 2004 con il programma di mobilità Erasmus per docenti e studenti.

«Questo è solo l’inizio», conclude il Preside, «Lavoriamo già alla definizione di altri programmi di doppio titolo e iniziative di cooperazione internazionale, in grado di far sentire gli studenti protagonisti di una realtà ricca di contatti e sbocchi internazionali».

«Questi due nuovi corsi di laurea internazionali della Facoltà di Economia rientrano a pieno titolo nel processo di potenziamento delle attività di internazionalizzazione del nostro Ateneo», sottolinea la prorettrice Mariaenrica Frigione, «Accanto ai tradizionali scambi di studenti nell’ambito di progetti europei ed extra europei, che nello scorso anno ha contato più di 300 studenti UniSalento in uscita e circa 150 studenti stranieri in ingresso, ai corsi di laurea Magistrale che già da qualche anno sono tenuti integralmente in lingua inglese presso le Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e Ingegneria, da quest’anno sono attivi i primi corsi di studio in collaborazione con Università straniere per il rilascio di titoli di studio multipli e congiunti. Al termine dei percorsi integrati, quindi, il doppio titolo di studio sarà riconosciuto da entrambi gli Stati ai fini lavorativi. Le statistiche indicano che i laureati che durante il proprio percorso universitario hanno trascorso un periodo di studio/tirocinio all’estero con borse Erasmus hanno avuto maggiori possibilità di sbocchi lavorativi, quindi ci aspettiamo che le opportunità dei nostri nuovi “laureati doppi” possano ulteriormente aumentare. Questi percorsi, inoltre, potranno contribuire alla formazione culturale e personale di cittadini Europei dei nostri studenti. Auspichiamo infine», conclude la prorettrice, «di riuscire in questo modo a diventare sempre più appetibili e a trattenere in Salento molti dei nostri giovani intelligenti e capaci che, con la prospettiva di trovare un territorio con un tessuto produttivo in grado di garantire maggiori, e migliori, prospettive di lavoro, spesso decidono di lasciare la propria Terra per recarsi a studiare al Nord, seppur ciò comporti enormi sacrifici per le loro famiglie e non garantisca loro una qualità della didattica diversa da quella che troverebbero presso l’Università del Salento».

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