Treno e bus fino a Gallipoli: al via il nuovo FrecciaLink di Trenitalia
I passeggeri potranno usufruire di un biglietto integrato che consentirà di viaggiare sul Frecciargento proveniente da Roma e, una volta arrivati alla stazione di Lecce, salire sul bus di Trenitalia che li condurrà fino a Gallipoli. Il servizio sarà attivo fino al 23 settembre con una corsa venerdì e 2 corse sabato e domenica.
Dall’11 giugno al 17 settembre 2017 sono previste fermate estive per due Frecciargento a Monopoli e Ostuni: il Frecciargento che parte da Roma Termini alle 8.05 ferma a Monopoli (a. 12.28 – p. 12.30), a Ostuni (a. 12.47 – p.12.49) e arriva a Lecce alle 13.36 e il Frecciargento che parte da Lecce alle 16.42 ferma a Ostuni (a. 17.23 – p. 17.25), a Monopoli (a. 17.41 – 17.43) e arriva a Roma alle 22.20.
Alcuni Frecciabianca che collegano la Puglia con Torino, Milano, Bologna e Venezia, dall’11 giugno al 17 settembre, fermeranno anche a Ostuni, Fasano, Monopoli, Vasto, Giulianova, Senigallia, Cattolica e Riccione. Confermati i Frecciarossa Bari –Milano e Taranto-Milano.
Il calendario estivo di Trenitalia non convince Paolo Pagliaro dell’ufficio di presidenza nazionale di Forza Italia.: “Le Ferrovie accrescono tratte e servizi ovunque tranne nel nostro territorio. Aumentano i Frecciarossa che collegano Roma a Milano, previsti nuovi collegamenti veloci tra Salerno – Roma/Milano, nel Cilento, tra Napoli-Milano e Roma-Napoli, ci sarà un nuovo collegamento Pescara-Milano e nuove fermate a Ferrara. Lecce e il Salento è come se non esistesse per questi signori strateghi dei trasporti. Il nostro territorio a forte vocazione turistica rischia la desertificazione a causa di un menefreghismo politico che ha una visione ristretta e per nulla lungimirante e non riesce nemmeno più a guardare ai problemi di ogni giorno. Continuiamo a subire colpi bassi; dopo la burla del Frecciarossa, dopo la cancellazione della tratta aerea importantissima Roma-Brindisi delle 20:20, anche Trenitalia con le sue decisioni dimostra che nelle stanze dei bottoni siamo considerati cittadini di serie B”.