– perGIOCO: un Cartellone in divenire di spettacoli rivolti ai più piccoli, perché anche i bambini possano avvicinarsi alla scena e alla sua magia irresistibile.
PROSSIMI APPUNTAMENTI DELLA STAGIONE:
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MANUELA BELLO – Gallipoli
ANNA CAPPELLI
Di Annibale Rucello
Con Manuela Bello
Collaborazione artistica di Fabrizio Saccomanno
Anna Cappelli è una delle anti-eroine ruccelliane: una donna mediocre, banale, che vive un’esistenza segnata continuamente dal distacco tra il desiderio – una casa tutta per sé, un matrimonio d’amore – e la necessità di accontentarsi di ciò che le arriva, una penosa coabitazione prima, un uomo che le nega il matrimonio proponendole una convivenza poi. Anna apparentemente accetta, di volta in volta, il compromesso quale soluzione realisticamente migliore. Ma dentro di sé vive un conflitto sempre maggiore che si svela, improvviso, solo davanti all’ultima, provocatoria richiesta del suo uomo di scendere a patti con la realtà.
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(SPETTACOLO FUORI ABBONAMENTO)
Sabato 7 e domenica 8 marzo 2015 – Porta ora 20.30, sipario ore 21.00
Compagnia Teatrale OFF LIMITS – GALLIPOLI
U DEPUTATU
Di AA.VV.
Commedia brillante in due atti, che narra le grottesche vicende di una sgangherata famiglia, addirittura nominando Deputato il capofamiglia, con un telegramma arrivato direttamente da Roma. Un susseguirsi scoppiettante di gag, battute e improbabili personaggi che conquisteranno lo spettatore attraverso la difficile arte di far ridere di gusto.
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Rassegna Eventi DìSCORSI
RI-COSTRUIRE UNA TRAGEDIA
Workshop sulle tecniche scenografiche, illuminotecniche e di make-up applicate alla messinscena del teatro classico contemporaneo. In collaborazione con Compagnia Teatrale Ragazzi di Via Malinconico – Gallipoli
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Compagnia Teatrale RAGAZZI DI VIA MALINCONICO – Gallipoli
MEDEA
Riadattamento da Euripide e regia di Roberto Treglia
È possibile che una madre uccida i propri figli? Quando l’amore è eccessivo non porta all’uomo e alla donna né onore, né dignità. Un eros intemperante, smodato, violento: il suo. Femmina nel genere, strega nella capacità di intendere e volere. Non è folle, è eccessiva. Rea. Detentrice di una lucidità abbacinante e di una dottrina dissimile dal contesto circostante. Martire di un continuum di umiliazione, passione, disperazione e ferocia. Un animo depravato che risponde alle formule di un proprio credo, alla condizione dell’altro sé. Eppure la sua è una crudeltà innocente, ingiudicabile, comprensibile, appartenente ad un mondo diverso. Lacerata dal dissidio di un amore materno che la porterebbe a dimenticarsi di sé e da una brama di vendetta che in fondo è la distruzione di un’altra parte di sé. Per assicurarsi che l’odiato marito soffra e non abbia discendenza, dopo un’angosciosa incertezza Medea vince la sua natura di madre e uccide i propri figli. Una tragedia senza tempo con un allestimento che lascerà il pubblico senza respiro.
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(SPETTACOLO FUORI ABBONAMENTO)
Compagnia Teatrale RAGAZZI DI VIA MALINCONICO – Gallipoli
EDIPO RE
Di Sofocle
Regia di Roberto Treglia
Una violenta epidemia e una fiera mostruosa molestano la città di Tebe. Il popolo è infermo e i saggi sono inquieti. Edipo libera la città dalla morsa della Sfinge, ma l’aria, nel regno, resta irrespirabile. Odore di vergogna, di malattia. Edipo è irrequieto, si sente solo, minacciato, non trova risposte. Immondi ricordi gli attanagliano la mente, freddi e taglienti come fossero un aborto meditato che forse sarebbe stato meglio avvenisse. Eppure l’Oracolo non fu mai così esplicito prima di allora. I tasselli prendono posto e le immagini si completano ma è troppo tardi.
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– 26 e 27 marzo 2015, dalle ore 19.00 alle 22.00
Rassegna Eventi DìSCORSI
Seminario sull’IMPROVVISAZIONE TEATRALE
Tenuto da MAURO MONNI, Firenze. In collaborazione con Compagnia Teatrale Calandra
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Compagnia Teatrale SINE QUA NON – Firenze
LA SOLITUDINE DEL RE – I 55 giorni di Aldo Moro nella prigionia del popolo
Da un’idea di Giacomo Andrico
Scritto, diretto e interpretato da Mauro Monni
La Solitudine del Re ci riporta a vivere i tremendi anni del terrorismo nel momento cruciale dell’attacco brigatista al cuore dello Stato. Lo spettacolo sviscera la situazione emotiva e politica del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro durante i 55 giorni di prigionia nel covo delle Brigate Rosse dopo il drammatico sequestro culminato con l’eccidio di via Fani il 16 Marzo 1978.
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Compagnia Teatrale VICO QUARTO MAZZINI – Bari
DISS(è)NTEN
di Gabriele Paolocà
Diretto e interpretato da Michele Altamura, Riccardo Lanzarone, Gabriele Paolocà
Tre cessi. Tre loculi accessoriati. Un luogo oscuro, un “non luogo” che potrebbe essere dovunque: da un autogrill ai sotterranei di Montecitorio. Un luogo ideale per parole che non possono avere spazio altrove, perché troppo esplicite, fatalmente vere. Due uomini fuoriescono dal buio e, ciascuno nella sua cella, cominciano le regolari procedure che regolano quel particolare habitat: guanti di lattice e perlustrazione del cesso.Il riconoscimento è volutamente negato agli occhi perché vietato, parole e respiri unico mezzo di comunicazione. Ma questa volta i due non sono soli, i loro dialoghi non si fermano dentro quelle mura e i loro volti non restano celati dietro quelle porte. Parole e immagini si ribellano a quella segretezza imposta e decidono di rivelarsi: quelle porte diventano trasparenti e quelle mura non soffocano più il suono. Rumore di passi che si avvicinano. Una terza deformità si appresta ad occupare quel cesso rimasto vuoto: il cesso centrale, il cesso del potere. Tutta la scena non è altro che un atto di violazione della privacy. Si assiste ad una vera e propria intercettazione di un progetto massonico.
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(SPETTACOLO FUORI ABBONAMENTO)
Compagnia Teatrale ARMONAUTI e FRANCO MANNI – Gallipoli
SOTTO UN PONTE LUNGO UN FIUME
Di Luigi Lunari
Regia e scene: Salvatore Coluccia
Dramma che ha il merito di affrontare uno dei più grandi e drammatici problemi della società contemporanea, quello del progresso ad ogni costo. Dal ritratto del vissuto di una famiglia alto borghese, l’autore si inserisce nella riflessione filosofica e politica, sull’autodistruzione umana, riconducendola al fondamentale conflitto tra una pericolosa ed alienante corsa al sempre di più e al sempre meglio, e il rifiuto – altrettanto pericoloso ed alienante – di ogni forma di progresso che allievi la fatica del vivere.Tre personaggi che si dividono il palcoscenico da protagonisti in un vortice di continui colpi di scena.
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Compagnia Teatrale FILARMONICA CITTA’ DI GALLIPOLI – Gallipoli
LA SCUOLA DELLE VEDOVE
di Jean Cocteau
Regia di Fernanda Negro
Una esilarante commedia grottesca sul valore del lutto e sulla rinascita dell’amore. Una serva si ostina a salvare una padrona cocciuta che ha scelto di immolarsi nella tomba del marito defunto. Per amore? No, per essere ricordata come esempio. Ma fuori del sepolcro è primavera.
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Compagnia Teatrale CHINASKI – Gallipoli
LA BALLATA DEL VECCHIO MARINAIO
di Danny H. Cortese
Libero adattamento da Samuel Taylor Coleridge
Con Ilaria Mancino. Una delle più affascinanti pagine della letteratura dell’ottocento, riproposta in questo lavoro di scrittura di scena da Officina Chinaski. Elementi di teatro metafisico, movimenti coreutici, un suggestivo sound design, accompagnerà lo spettatore ad intraprendere un viaggio nella coscienza.
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Compagnia Teatrale GRUPPO TEATRO 4e48 – Gallipoli
IO SONO LA BESTIA
Di Andrea Donaera
Con: Alessandro Zezza, Giulia Pede, Domenico Carusi
Musiche originali: Alessandro Solidoro
Scenografia e front-art: Antonio Duma
Regia: Alessandro Solidoro
Nicole, una ragazza di tredici anni, viene sequestrata dalla Sacra Corona Unita e portata in un luogo nascosto dal mondo, sperduto nelle campagne salentine. A farle da carceriere un uomo che non sa usare bene le parole, ma sa guardare il mondo, con gli occhi buoni – di quella bontà ferita che Nicole sa subito riconoscere, perché le loro “colpe” sono simili e intrecciate, oltre ogni probabilità: anche l’uomo, in realtà, è costretto a restare recluso in quel luogo. Tra i due si accende qualcosa che è più di un legame: è un’iniziazione alla leggerezza e all’unicità della vita, tra gli orrori della loro condizione. “Io sono la bestia” non è soltanto un attacco alla violenza e alla criminalità che progetta la morte come un affare di ordinaria importanza: è un elogio all’amore e alla vita, che possono e devono essere un’arma, forse sempre la più letale.
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Compagnia Teatrale CALANDRA – Tuglie
DR JEKYLL & MR HYDE
di Robert Louis Stevenson
Adattamento e regia di Giuseppe Miggiano
Spettacolo vincitore di numerosi premi in tutta Italia. Due attori in scena, infiniti personaggi, musica originale, illusioni allo specchio, scenografie video-proiettate, allucinazioni visive e colpi di scena compongono intersecandosi una suggestione teatrale che lascia lo spettatore col fiato sospeso, intrappolato nella storia più oscura della letteratura contemporanea.Siamo nel regno del doppio, infatti, dello specchio che si guarda allo specchio all’infinito, immersi in quella sottile linea tra la notte e il giorno, tra il bene e il male, il silenzio e il clamore, l’istinto selvaggio e l’equilibrio, il veleno e il suo antidoto. Tra la vita e la morte.Un giallo che è al contempo noir, un flusso di coscienza, un dialogo tra una persona, un monologo tra due, un rimando continuo nel limbo della narrazione e del vissuto. Il romanzo di Robert Louis Stevenson, con violenza e fascino, rappresenta la più straordinaria rappresentazione letteraria del “doppio”, della convivenza distruttiva nelle nostre coscienze del bene e del male.
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