venerdì, Marzo 29, 2024
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Rapine e aggressioni agli automobilisti leccesi: carcere per un 40enne

Rapine e aggressioni agli automobilisti leccesi: carcere per un 40enne

La Squadra Mobile di Lecce ha proceduto all’esecuzione di ordinanza di custodia cautelare per una rapina commessa lo scorso 24 luglio. Quel giorno, presso il distributore IP di via Merine, un automobilista che si accingeva ad effettuare il rifornimento di carburante, era stato rapinato della propria BMW.

L’attento esame delle riprese degli impianti di videosorveglianza della zona ha poi permesso di accertare, oltre alle caratteristiche somatiche del rapinatore, che l’uomo era giunto sul luogo a piedi, munito di un trolley dove, consumato il delitto, aveva riposto la felpa che indossava, evidentemente per non essere riconosciuto. Le riprese acquisite presso un esercizio commerciale nelle vicinanze consentivano inoltre di individuare i tratti somatici del rapinatore prima che questi si travisasse per commettere la rapina. Il fatto che fosse giunto sul luogo a piedi, e non risultasse essersi allontanato a bordo di un mezzo, inducevano a sospettare che egli abitasse nelle vicinanze.

A questo episodio se ne aggiunge un altro accaduto il 6 agosto. In quell’occasione era infatti stato richiesto l’intervento delle volanti da parte di un cittadino che denunciava di essere appena fuggito da quello che sembrava un tentativo di aggressione mentre si trovava, a bordo della sua autovettura, fermo al semaforo rosso dell’incrocio tra viale Rossini con Viale Torre del Parco, in direzione di viale Alfieri. L’aggressore veniva descritto come un soggetto longilineo, alto 180 cm circa, vestito di scuro e con il capo coperto da un berretto e dal cappuccio di una felpa; questi, dopo avergli chiesto un accendino, mentre con una mano stringeva un coltello da cucina con il manico di colore verde, con l’altra aveva tentato di aprire la portiera della sua vettura.

La pattuglia delle Volanti, immediatamente intervenuta, aveva fermato nei pressi il sospetto segnalato, Antonelli, il quale alla vista della polizia si era disfatto del coltello. In quel momento il 40enne era stato denunciato in stato di libertà per il solo porto del coltello. Le caratteristiche somatiche di Antonelli coincidevano però con quelle dell’autore della rapina del 24 luglio: 180 centimetri di altezza, calvo. Il personale della Squadra Mobile ha quindi effettuato una perquisizione presso la sua abitazione, nella quale venivano sequestrati alcuni capi di abbigliamento simili a quelli indossati nel corso della rapina ed un trolley delle stesse caratteristiche di quelle individuate nel corso dell’esame delle riprese video.

L’8 agosto, infine, si è presentato presso gli uffici della Squadra Mobile un’altra persona che, letto sulla stampa che la polizia aveva identificato un individuo che la notte del 6 agosto minacciava con un coltello gli automobilisti in transito nei pressi degli incroci su viale Rossini con via Merine e con Via Torre del Parco, voleva riferire quanto accadutogli. All’uomo infatti, mezz’ora prima, era successo qualcosa di analogo, con un malintenzionato armato di coltello che si era minacciosamente avvicinato alla sua auto.

Antonelli è stato individuato come il rapinatore anche dal proprietario della BMW sottratta il 24 luglio. Il pm Roberta Licci ha quindi richiesto la misura cautelare della custodia in carcere.

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