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QUESTURA DI LECCE

NARDO’: Aggressioni nel centro storico – la Polizia scopre i colpevoli.

Nel mese di Gennaio, nel centro storico di Nardò sono stati registrati alcuni episodi di aggressioni a persone; in particolare   dagli interventi delle volanti si evinceva che un gruppo di ragazzi che,  di solito, frequentano il centro storico, aggredivano e picchiavano apparentemente senza giustificato motivo ignari passanti colpendoli con calci e pugni, per poi dileguarsi velocemente per le vie del centro storico.

Dopo il primo episodio, ne seguiva un altro, nei due giorni successivi e giungevano presso il Commissariato di PS di Nardò, segnalazioni da parte di alcuni cittadini, di generico disturbo ad opera di un gruppo di ragazzi.  Ciò  determinava l’adozione  di idonee misure orientate verso un duplice fine: un’azione di polizia giudiziaria volta all’identificazione del gruppo ed un’altra di prevenzione ed intensificazione dei controlli nel centro storico e nei luoghi di ritrovo dei ragazzi, volta a scongiurare il ripetersi di tali reati , mediante identificazione di soggetti  prevalentemente di età compresa tra i sedici e i venti anni.

Ciò permetteva di focalizzare l’attenzione su un particolare gruppo tra quelli che solitamente la sera stazionava in via Vittorio Emanuele II nei pressi di un piccolo locale occupato da distributori automatici di snack e bevande.

Così, sulla scorta delle descrizioni raccolte, corroborate da un intensa attività di polizia giudiziaria, si addiveniva all’individuazione dei colpevoli, alla completa ricostruzione degli eventi- reato  ed al modus operandi del gruppo.

Si accertava che nel caso del 46enne inglese, uno dei ragazzi pronunciava delle offese  nei riguardi di altra persona che era con lui, al puro scopo di determinare una reazione verbale che era sufficiente a scatenare le violente performance di uno di loro vocato al ruolo di picchiatore, che colpiva con calci e pugni il malcapitato, procurandogli lesioni guaribili in cinque giorni mentre il resto  del branco composto da 5/6 persone circondava le vittime ponendosi in cerchio allo scopo di non farle scappare e quindi sottrarsi all’azione punitiva: in questo caso la vittima riusciva a divincolarsi e fuggire.

 In un altro episodio, sempre in via Vittorio Emanuele II , il branco aggredì due 20enni neretini senza alcun motivo dopo aver lanciato in loro direzione alcuni petardi; anche in questo caso il gruppo cominciò ad accerchiare i due malcapitati che subivano altre provocazioni verbali, alle quali immediatamente seguivano i pugni e calci sferrati dallo stesso picchiatore che provocavano lesioni al volto ad entrambi.

In questo come nell’altro caso, particolarmente attivi sono risultati oltre al picchiatore (il piu’  piccolo di statura del branco), altri due ragazzi: uno di statura alta e robusto che s’imponeva per la sua mole ed istigava le vittime a reagire, ed un altro che aveva il compito di   ostacolare la fuga delle vittime stesse.

 Raccolti tutti gli elementi di reità a loro carico i tre ragazzi  tutti di Nardò, due 18enni ed un 17 enne, venivano tutti condotti presso il Commissariato  ed alla presenza dei genitori, denunciati per i reati di concorso di persona i lesioni personali aggravate.

Significative ed emblematiche negli episodi segnalati, appaiono le frasi pronunciate dal “provocatore” : “ quando ci vedete dovete abbassare la testa”   oppure  “ci state mancando di rispetto “.

L’attività del Commissariato di Nardò prosegue per l’identificazione di altri soggetti che, pur con ruoli minori, avrebbero partecipato alle azioni delittuose.

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