“Per canti e cantine. Note di un viaggio enofonico in Salento” di Pino De Luca racchiude alcuni scritti, rivisitati ed arricchiti, pubblicati fra il 2011 e il 2012 nella rubrica del venerdì del «Nuovo Quotidiano di Puglia». Un percorso fra le province di Brindisi, Lecce e Taranto, attraverso campagne e paesi piccoli e grandi, un pellegrinaggio per una quarantina di cantine, visitate spesso senza dichiararne la ragione, arricchito da canzoni vecchie e nuove alcune delle quali sembrano scritte apposta per un vino.
Talvolta, ricette straordinarie contano pochi, semplici ingredienti. Prendete un viaggio lento in quell’estremo lembo d’Italia che, nonostante le superstrade incompiute e altre ferite, sa ancora regalare squarci di pura bellezza. Aggiungete l’attenzione alla terra – rossa e feconda o calcarea e sitibonda, battuta da un vento odoroso – in cui gli alberelli affondano intrepidi le proprie radici. Mescolate piano, usando il dovuto rispetto alla fatica e alla sapienza dell’uomo, dosando la cura di una tradizione millenaria e la simpatia per il coraggio dell’innovazione. Guarnite con le note di una canzone, popolare o colta, malinconica o giocosa, notissima o dimenticata; perché dalla notte dei tempi il canto, la musica e la danza sposano il vino in ogni festa degna di questo nome. Infine gustate: si raccomandano animo scevro da pregiudizi, sensi tesi a cogliere ogni sfumatura, aggettivazione esuberante e mente capace in egual misura di analisi e d’abbandono. Il risultato è questo consapevole e appassionato atto d’amore per la vite e per la vita, ché “viviamo tempi tristi e amari, sarebbe un crimine non provare ad attenuarne il peso”.
Pino De Luca ha 56 anni, una moglie, due figlie e un cane. Docente di informatica all’Istituto “Enrico Fermi” di Lecce, nella sua vita precedente ha pubblicato “Regole e Diritti per essere cittadini” (Sapere 2000), un libello sulle storie di Baldasar Castiglione e una triade di testi elettronici di informatica e telecomunicazioni. Di allora conserva un fardello di ricordi e il motto “Nec spe nec metu”. Dopo una vita trascorsa tra scienza e peccato, è approdato all’E(t)nogastronomia, nella quale si cimenta con la medesima pignoleria con la quale ha affrontato cose molto più serie e più tristi. Da anni cura per il “Nuovo Quotidiano di Puglia” una rubrica settimanale che narra di cibo e vino; scrive per VinoWay, Affari Italiani e per chi lo richieda. Cultore del CopyLeft, collabora con chiunque si occupi con scienza e coscienza di buona tavola e buon bere.
L’appuntamento apre “Sentieri a Sud”, una rassegna di incontri, musica e letteratura al chiaro di luna, che si chiuderà il 3 agosto con il concerto di Ninfa Giannuzzi e Valerio Daniele e il loro Aspro, progetto discografico prodotto da Kurumuny e promosso con il sostegno di Puglia Sounds.
Kurumuny si trova nelle campagne di Martano (nei pressi dell’uscita per Castrignano de’ Greci).