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Luca Carboni il 16 dicembre al Teatro Team di Bari

LUCA CARBONI Pop Up Tour Venerdì 16 Dicembre 2016 ore 21,30  TEATROTEAM BARI

Continua in teatro il viaggio live di Luca Carboni, che venerdì 16 dicembre sarà in concerto al TeatroTeam di Bari in una delle quattro date speciali del suo Pop-Up Tour.

Un ritorno on stage attesissimo, dopo un anno di grandi successi con tutti i singoli del nuovo album ai vertici delle classifiche e dell’airplay radiofonico.

Luca Carboni è in una fase “magica” della sua lunga carriera, e lo sta dimostrando portando in scena concerti pieni di sonorità nuove e di sorprese. Il live vive del sound di “Pop-up” e l’artista, insieme alla band (Antonello Giorgi alla batteria, Ignazio Orlando al basso, Vince Pastano e Mauro Patelli alla chitarra, Fulvio Ferrari Biguzzi al piano e tastiere), ha sperimentato anche arrangiamenti inediti e nuove versioni in chiave electro ed electropop del suo repertorio.

Pop-Up Tour è uno straordinario viaggio live, con solide radici nel pop degli Anni Ottanta e uno sguardo verso il futuro con tutti i grandi successi di sempre e con le canzoni del nuovo album (fra cui naturalmente le hit “Luca lo stesso” e “Bologna è una regola”, che stanno da mesi dominando le classifiche dei brani più ascoltati).

Sarà un concerto da non perdere, sia per chi era adolescente in quegli anni ’80, quando Luca Carboni esplose come “teen idol” di una generazione, per le sue canzoni capaci di raccontare il presente proprio come quella generazione lo sentiva e lo viveva, sia per chi è giovane oggi e ha così l’occasione per apprezzare un cantautore di classe, che ha sempre sfuggito l’autocelebrazione e che nel tempo è stato capace di rinnovarsi con linearità e coerenza.

Prevendite disponibili presso il TeatroTeam e online sul sito www.teatroteam.it.

LUCA CARBONI – Nasce a Bologna il 12 ottobre 1962, quarto di cinque figli (3 maschi e 2 femmine): la mamma è casalinga e il papà lavora come disegnatore in un’azienda di carrozzine e giocattoli per bambini. All’età di 6 anni Luca inizia a studiare pianoforte e a 13 anni si dedica alla chitarra, uno strumento più utile per emulare i complessi che stanno influenzando la sua passione per la musica.

A 14 anni riunisce alcuni amici del quartiere e fonda i Teobaldi Rock, un gruppo d’impronta demenziale sulla scia del successo degli Skiantos: Carboni si cimenta con la scrittura di materiale inedito e compone la sua prima canzone intitolata “Il fermo”, un testo di protesta figlio del momento di grande fermento politico e artistico che anima Bologna alla fine degli Anni ’70.

La gavetta è la stessa di tutte le giovani band: tanto live negli spazi cittadini aperti a chi tenta di emergere, ma Carboni preferisce concentrarsi sulla rifinitura e sulle registrazioni delle sue composizioni per riuscire finalmente a produrre un disco dei Teobaldi Rock.

Dopo aver fatto circolare numerosi demo, nel 1980 la band incide un 45 giri con le canzoni “Odore d’inverno” e “L.N.”, che viene distribuito solo in ambito bolognese. È il primo disco dei Teobaldi Rock; e rimane l’unico: il gruppo si scioglie perché alcuni elementi preferiscono dedicarsi esclusivamente allo studio. Il percorso scolastico di Luca (medie, ragioneria, agraria), invece, è sempre subordinato alla passione per la musica, forse perché con la scuola ha un rapporto conflittuale per colpa di professori troppo rigidi, che non sanno assecondare la sua curiosità e la voglia d’imparare a volare anche fuori dalle rotte prestabilite dai libri di testo.

Altrettanto traumatica è la mutazione in cantante solista. Luca non ha velleità da popstar e nemmeno da frontman di un gruppo: il suo sogno è semplicemente suonare in una band, ritagliandosi un ruolo comunque fondamentale come autore delle canzoni.

Ancora oggi, a ventisei anni dall’unico 45 giri con i Teobaldi Rock, Carboni si sente figlio di una band e quando ne vede una sciogliersi prova lo stesso senso di sconfitta (fatte le debite proporzioni) di una famiglia che si sgretola. Il nuovo percorso artistico parte proprio dal talento come autore: i testi lasciati all’osteria “da Vito” (popolare ritrovo bolognese di cantautori, artisti e universitari) vengono letti da Lucio Dalla e soprattutto dagli Stadio, che in quei giorni sono in sala d’incisione e inseriscono nel loro primo album il suo brano “Navigando controvento”.

Luca Carboni diventa uno degli autori prediletti degli Stadio (i testi dell’album “La faccia delle donne” sono quasi tutti scritti da lui) e in particolare nasce un rapporto di stima e proficua collaborazione con Gaetano Curreri: quando Carboni, dopo aver firmato un contratto con la RCA, debutta come cantautore con l’album “Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film” (marzo 1984) al suo fianco c’è proprio Curreri che firma il disco come co-produttore, suona le tastiere e compone la musica del brano “Fragole buone buone”.

Il carisma di Luca conquista la simpatia e la stima della gente, che in lui individua un interprete sincero dei pensieri e delle inquietudini della sua generazione.

L’album “Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film” (al quale partecipa anche Ron) vende più di 30 mila copie e il singolo “Ci stiamo sbagliando” arriva a quota 50 mila.

Nel 1985 esce il secondo LP “Forever”, che vende 70mila copie mettendo in mostra arrangiamenti all’avanguardia e testi minimali, con un linguaggio confidenziale, riflessivo e ironico. Il singolo è “Sarà un uomo” e fra gli altri brani c’è “Ci sei perché” con la musica di Gaetano Curreri.

Nella valutazione delle potenzialità di un artista, il terzo disco viene considerato una sorta di esame di maturità. Il cantautore bolognese, che nel frattempo ha scoperto anche la pittura, supera questo esame a pieni voti: l’album “Luca Carboni” del 1987 vende 700 mila copie, resistendo ininterrottamente per cinque mesi in testa alla classifica, trainato da due autentici inni intergenerazionali come “Silvia lo sai” e “Farfallina”.

Due canzoni simbolo: la tenera e crudele “Silvia lo sai” parla di amicizia e amori adolescenziali che si dissolvono nelle trappole della droga; “Farfallina” (caratterizzata dal grido d’aiuto “Ho bisogno di affetto!”) mostra un linguaggio più ispirato, trasgressivamente romantico, semplice e leggero rispetto alla canzone d’autore tradizionale. La tournée di questo disco richiama grandi folle entusiaste ai suoi concerti: è nata una stella!

Anche la critica parla di “Fenomeno Carboni”, ma lui rifiuta il ruolo della popstar e si prende due anni di pausa per concepire una nuova opera discografica che non ricalchi la precedente alla ricerca di una facile conferma del successo.

Nel 1989 pubblica “Persone silenziose”, un disco liricamente più intimo e musicalmente più acustico. Sonorità atipiche e testi spartani con accenti poetici come nel brano “I ragazzi che si amano”, ispirato da una poesia di Prèvert. L’album “Persone silenziose” vende 500 mila copie: fra le canzoni più significative ricordiamo il pezzo d’apertura “Primavera” e il primo singolo “Te che non so chi sei” sui dubbi, incertezze e fragilità di ognuno di noi.

L’ascesa del cantautore bolognese è inarrestabile: il quinto album “Carboni” (gennaio 1992) entra in classifica direttamente al numero uno sulla spinta di hit come “Ci vuole un fisico bestiale” e “Mare mare”. Con gli ultimi tre dischi Luca realizza il progetto che aveva in mente quando ha iniziato la carriera da cantautore: comunicare concetti profondi con un linguaggio semplice, essenziale e leggero, attraverso una forma d’espressione popolare e al tempo stesso originale per il suo minimalismo. Contrario a ogni forma di “razzismo musicale”, Luca rifiuta di essere imprigionato in un’unica categoria, sentendosi libero di spaziare fra più generi, e gli steccati artistici vengono definitivamente abbattuti grazie a un’emozionante tournée in coppia con Jovanotti: sette concerti alla fine del 1992 con uno straordinario successo di pubblico.

Nel 1993 ritroviamo Luca Carboni al primo posto in classifica con “Diario”, una raccolta di brani live e altri inediti fra cui “Faccio i conti con te” e il duetto con Jovanotti “Vedo risorgere il sole”.

Trascorrono altri due anni e nel giorno del suo trentatreesimo compleanno, il 12 ottobre 1995, pubblica il sesto album d’inediti “Mondo”, registrato con il gruppo che lo accompagna da anni nei concerti, ribattezzato per l’occasione Inno N. Band. Il singolo “Inno nazionale” introduce il tema della multirazzialità che caratterizza l’intero disco attraverso canzoni che parlano di globalità e apertura verso il prossimo, da qualunque angolo del mondo provenga, e verso i grandi cambiamenti promessi dal nuovo millennio che sta arrivando.

A febbraio del 1996 il cd “Mondo” esprime la propria anima live con un interessante tour nelle grandi città italiane.

Anticipato dall’inno estivo “Le ragazze”, nel maggio del 1998 arriva “Carovana”: è un album musicalmente scarno, suonato quasi interamente da Luca dividendosi fra tastiere e computer. L’anno seguente Carboni raccoglie le canzoni più famose e amate (più i due inediti “La mia ragazza” e “Il tempo dell’amore”) nel suo primo greatest hits intitolato proprio “Il tempo dell’amore” (1999), che supera le 300 mila copie vendute, aggiudicandosi tre dischi di platino.

Triplo disco di platino anche per “LU.CA” (fine ottobre 2001): è l’ultimo cd di inediti di Carboni e già dal singolo “Mi ami davvero”, si segnala come un’opera molto intima e privata, nella quale il cantautore bolognese sembra voler ripercorrere il sentiero artistico di album precedenti come “Persone silenziose”.

È dello stesso anno anche il dvd “Autoritratto” con una selezione dei suoi video più celebri e una lunga intervista in esclusiva.

Nel 2003, sempre in ottobre, esce il suo primo autentico disco dal vivo: “Luca Carboni Live”, che contiene l’inedito “Settembre”.

Nel febbraio 2004 Luca Carboni fa il suo esordio in libreria pubblicando un libro di illustrazioni intitolato “Autoritratto”. Presentato al MACRO – Museo di Arte Contemporanea di Roma, il libro raccoglie disegni, pensieri ed emozioni dell’autore con molti riferimenti alla sua carriera musicale. Da questa esperienza letteraria nasce “Autoritratto Live Tour”, una serie di concerti che fanno la felicità dei suoi fan di vecchia data: oltre alle hit immancabili, infatti, Luca ripropone canzoni del passato che da tempo non eseguiva nei live.

A settembre 2006 esce il nuovo album di inediti  “… Le band si sciolgono”, anticipato dal singolo “Malinconia”. L’album viene pubblicato nella versione standard e in una versione “Limited Edition”  –  un formato combo che contiene oltre al cd, un dvd con i videoclip in animazione dei brani “Malinconia”, “Sto pensando” e “La mia isola” che formano una trilogia del viaggio realizzata dal regista Marco Pavone – grazie ai quali vince il “Premio Speciale per il Videoclip d’Animazione” in occasione dell’ottava edizione del Premio Videoclip Italiano.

L’album contiene nove canzoni inedite e ospita tre grandi artisti: Tiziano Ferro (che duetta sul brano “Pensieri al Tramonto”), Pino Daniele (suona la chitarra ne “La mia Isola”) e Gaetano Curreri (sue e di Saverio Grandi le musiche di “Lampo di Vita”).

A febbraio 2007 parte un tour nelle maggiori città italiane che ottiene ovunque il ‘tutto esaurito’ e che prosegue fino all’inizio di settembre. Sempre in febbraio viene pubblicato il libro “Segni del Tempo”,  scritto da Luca Carboni con Massimo Cotto; il libro è una lunga carrellata dei momenti pubblici e privati del cantautore bolognese, una sintesi della sua carriera artistica e umana, con tanto di aneddoti, racconti, rivelazioni…

Il 16 novembre 2007 esce la raccolta “Una Rosa Per Te”, la prima collezione  “a tema” che raccoglie tutte le canzoni d’amore del lungo percorso artistico del cantautore bolognese, e tre brani inediti composti da Carboni per gli Stadio e da lui mai eseguite precedentemente.

Il 16 gennaio 2009 esce “Musiche Ribelli”, raccolta in cui l’artista bolognese rilegge alcuni brani simbolo degli anni ’70, realizzando un personalissimo omaggio a grandi cantautori di quel decennio: da Claudio Lolli a Francesco De Gregori, da Edoardo Bennato a Pierangelo Bertoli passando per Enzo Jannacci, Eugenio Finardi, Franco Battiato e Lucio Dalla e Francesco Guccini. Il 2 marzo dello stesso anno è partito per il “Musiche Ribelli Tour”, una tournèe che ha portato Carboni sui palchi  dei principali teatri italiani.

Il 13 settembre viene pubblicato l’album di inediti, intitolato Senza titolo anticipato dai singoli Fare le valigie il 17 giugno e Cazzo che bello l’amore il 9 settembre. Il 17 settembre è di nuovo ospite insieme a Cesare Cremonini al concerto di Jovanotti all’Arena di Verona (tappa del Lorenzo Live – Ora in Tour 2011-2012) per duettare nei brani Mare mare e La mia moto. Il 30 settembre partecipa al Festival O’ Scià a Lampedusa dove esegue una versione unplugged dei nuovi singoli Fare le valigie e Cazzo che bello l’amore e duetta con Claudio Baglioni in Mare mare (Bologna-Riccione) e con Teresa De Sio in Inno Nazionale. Il 3 dicembre parte da Senigallia il Senza titolo Tour 2011-2012 e si conclude il 6 ottobre 2012 a Santa Flavia dopo 28 date

L’11 ottobre 2012 viene pubblicato l’album di Freak Antoni Però quasi che contiene l’omonimo brano eseguito in duetto con Luca Carboni]. Il 30 ottobre viene pubblicato l’album degli Stadio 30 I nostri anni che contiene il brano Bella scritto da Luca Carboni e Fabio Liberatori. Il 13 novembre viene pubblicato l’album tributo a Giorgio GaberPer Gaber… io ci sono contenente il brano live Far finta di essere sani interpretato dal cantante italiano in duetto con Riccardo Sinigallia.

Il 4 marzo 2013 partecipa al concerto di Piazza Maggiore a Bologna (in diretta su Rai 1) dedicato a Lucio Dalla scomparso l’anno precedente, insieme ad altri artisti italiani tra cui Andrea Bocelli, Zucchero, Fiorella Mannoia, Pino Daniele, Gigi D’Alessio, Marco Mengoni, Giuliano Sangiorgi esibendosi in Cosa sarà e Quale allegria. Il 6 maggio viene pubblicato l’album dei Perturbazione Musica X contenente il brano I baci vietati in duetto con Luca Carboni.

Il 1º ottobre per festeggiare i 30 anni di carriera viene pubblicato il nuovo album raccolta Fisico & politico contenente 3 brani inediti e 9 grandi successi risuonati e riproposti in duetto con Tiziano Ferro, Elisa, Jovanotti, Alice, Miguel Bosé, Franco Battiato, Biagio Antonacci, Cesare Cremonini e Samuele Bersani. Il primo singolo estratto dall’album il 6 settembre è l’omonimo brano in duetto con Fabri Fibra.

Il 13 gennaio 2015 viene pubblicato l’album di Marco Mengoni Parole in circolo che contiene il brano Se io fossi te scritto da Luca Carboni. Viene inoltre pubblicata la versione in lingua inglese del brano For You I Will disponibile solo in versione digitale su Tim Music.

Il 2 ottobre esce il nuovo album di inediti intitolato “Pop-up” anticipato il 21 agosto 2015 dal singolo “Luca lo stesso”. A seguire escono altri due singoli “Bologna è una regola” e “Happy” che viene utilizzato come colonna sonora dall’emittente televisiva Sky Sport per il Campionato europeo di calcio 2016. Il 28 novembre è presente al Mediolanum Forum d’Assago come ospite del concerto di Jovanotti per duettare nel brano “Luca lo stesso”, il duetto viene ripetuto il 21 dicembre all’Unipol Arena di Bologna con l’aggiunta di “O è Natale tutti i giorni”.

Da febbraio ad agosto 2016 rimane impegnato nella tournée “Pop-up Tour 2016” per 29 tappe nei club, palazzetti e piazze italiane.

Il 6 giugno riceve all’Arena di Verona due premi Wind Music Award nella categoria Album Oro con Pop-up e Singolo Platino con Luca lo stesso.

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