venerdì, Aprile 26, 2024
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LE CELEBRAZIONI D’INIZIO NOVEMBRE DELL’ARCIVESCOVO SECCIA

 LE CELEBRAZIONI D’INIZIO NOVEMBRE DELL’ARCIVESCOVO SECCIA

In vista della ricorrenza della Commemorazione dei fedeli defunti, anche l’arcivescovo Michele Seccia ha stabilito un piccolo programma di celebrazioni. Il 1° novembre alle 15.30, come da lunga tradizione, presiederà l’eucarestia all’aperto nel cimitero di Lecce. Alla concelebrazione parteciperanno i parroci e i sacerdoti che operano in città. Il 2 novembre alle 18 presiederà in cattedrale una messa in suffragio dei suoi predecessori, i vescovi di Lecce defunti. Infine, il 4 novembre alle 9 sarà di nuovo al cimitero e in occasione della Festa dell’Unità nazionale e della Giornata delle Forze armate celebrerà la messa in suffragio dei caduti di tutte le guerre.

Domenica 6 novembre, poi, alle 19,30 in duomo Seccia presiederà la concelebrazione nella solennità della Dedicazione della cattedrale, cui parteciperanno gli altri tre vescovi presenti in diocesi – il card. De Giorgimons. Pezzuto e mons. Palmieri -, il presbiterio diocesano e le rappresentanze delle comunità parrocchiali e delle associazioni della diocesi. Durante la concelebrazione si svolgerà anche il rito di ammissione di tre candidati all’ordine del diaconato permanenteMaurizio Giancane, Vinicio Russo e Pierpaolo Signore. La celebrazione verrà trasmessa in diretta tv da Portalecce (pagina Fb) e da Tele Dehon (ch 19).

“Come è noto – scrive mons. Seccia ai sacerdoti della diocesi in una lettera inviata per le ricorrenze d’inizio mese -, ci apprestiamo ad entrare nel mese di novembre, in cui tradizionalmente commemoriamo i nostri defunti. I fedeli e, in verità, anche coloro che abitualmente non frequentano le nostre comunità, sono soliti far visita al cimitero e ricordare i propri cari, portando dei fiori e recitando qualche preghiera. A noi sacerdoti spetta il compito di educare il nostro popolo a vivere con spirito di fede questa pia tradizione, incentivando la predicazione sulla vita eterna e ricordando quelle verità di fede che vengono spesso trascurate. Il nostro compito, però, non si deve limitare a un generico annuncio sui temi escatologici, ma, come già fate, deve incidere nella vita dei credenti, i quali sono chiamati a sentirsi avvolti dalla misericordia del Padre e a vivere in questo mondo come ‘cittadini del cielo’, circondati da ‘un gran numero di testimoni’, e ‘cercando le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra del Padre’”.

Poi una raccomandazione di non poco rilievo a tutto il clero: “vi ringrazio per il cammino di santificazione a cui spesso invitate i fedeli, affinché non vi sia alcuna mescolanza tra fede e pratiche superficiali o, persino, superstiziose. So anche molto bene quanto desideriate purificare le menti e i cuori da alcune nuove mode, come la festa di Halloween, che, sradicata dal suo senso cristiano, rischia di far cadere soprattutto i nostri giovani in errore”.

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