venerdì, Aprile 19, 2024
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LA TARI SOCIALE DI SALVEMINI, UN’ALTRA BEFFA AI DANNI DEI LECCESI

LA TARI SOCIALE DI SALVEMINI, UN’ALTRA BEFFA AI DANNI DEI LECCESI 
Carlo Salvemini rivendica il risultato dell’applicazione della TARI sociale, misura da lui introdotta in sede di bilancio di previsione 2018-2020. Secondo l’ex sindaco finalmente si afferma un principio di equità sociale, secondo me, invece, si tratta ancora di pura demagogia e di intenzionale confusione della realtà.
L’ennesimo proclama di Salvemini contiene elementi di verità ma ignora punti di vista critici che darebbero un’altra lettura dei fatti. Ci troviamo di fronte, ancora una volta, ad una falsificazione prodotta all’interno di un universo politico di parte e, di conseguenza, ad un tentativo ennesimo di mistificazione delle notizie riportate conseguentemente dai mass media. La solita logica dell’inganno, costruzione strategica di una verità che non trova conferma alcuna nella realtà!
Dal suo insediamento, infatti, Salvemini ha aumentato la TARI del 20%. Si è passati da 24 milioni del 2017 a 28 milioni nel 2018, 4 milioni in più giustificati con il miglioramento del capitolato (1,5 milioni) e possibili soccombenze su ricorsi fatti dai gestori (2 milioni).
Ma il famoso capitolato, ad oggi, non è stato ancora modificato e i ricorsi non sono arrivati a sentenza, né ci sono stati accordi con i gestori. Quindi, per me, nel 2018 Salvemini ha ingannato tutti procurando un rincaro ingiustificato di 3,5 milioni e ha previsto la stessa cosa per il 2019. Da un lato l’iniziativa aiuta 525 famiglie leccesi con ISEE fino a 6.000 euro o compreso tra 6.000 e 9.000 euro, dall’altro procura al tutto il resto della cittadinanza un aumento inspiegabile del 20% sulla tassa. Nessuno, qui, nega che i più deboli vadano aiutati. Ma l’amministrazione di Salvemini e Delli Noci ha introdotto un falso criterio di giustizia sociale che ha generato, di fatto, in maniera paradossale, una vera e propria ingiustizia e ha condannato la maggioranza dei leccesi al pagamento di una tassa sproporzionata e ingiustificata a fronte di un servizio erogato che non è stato oggetto di alcun miglioramento.
 
Andrea Guido
Consigliere Comunale
Città di Lecce
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