venerdì, Maggio 17, 2024
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INPS IN DIRITTURA D’ARRIVO L’ANTICIPO PENSIONISTICO APE

A GIORNI IL VARO DEI DECRETI ATTUATIVI

Tra pochi giorni il governo dovrebbe varare i tre decreti attuativi dell’anticipo pensionistico (Ape), giusto in tempo per consentire dal primo maggio di accedere al beneficio, come previsto dalla legge di Bilancio 2017. All’Ape potranno accedere i lavoratori che intendono anticipare il pensionamento di vecchiaia di 3 anni e 7 mesi, ossia tutti coloro che abbiano almeno 63 anni con 30 di contributi previdenziali.

Ci sono tre tipi di anticipo pensionistico. L’Ape social è riservata ai disoccupati, agli invalidi e a coloro che hanno parenti di primo grado invalidi. Per questa fascia di persone il prestito pensionistico che permetterà di anticipare l’uscita dal lavoro sarà a carico dello Stato che ha stanziato 300 milioni di euro. Tra i requisiti, c’è l’importo massimo dell’assegno mensile che non può superare i 1.500 euro. La platea interessata da questa eventualità è di 35mila lavoratori nel 2017 e di 20mila l’anno prossimo. Per presentare la domanda bisogna rispettare le due finestre temporali: dal primo maggio al 30 giugno e dal primo luglio al 30 novembre. Le domande ricevute saranno valutate e inserite in una sorta di graduatoria a esaurimento in base alle disponibilità finanziarie. Nel 2018 le domande dovranno essere presentate entro marzo.

L’Ape volontaria consente di interrompere l’attività lavorativa sia in ambito pubblico che privato. Chi ha i requisiti può richiedere un prestito pensionistico di durata compresa fra 6 e 43 mesi, che ogni mese eroga fino al 90 per cento della pensione maturata. Quando si raggiunge l’età pensionabile, si comincia a restituire il prestito con rate mensili ventennali. Attenzione al tasso di interesse però. Il Tan previsto dal governo è del 2,75%, cui si deve aggiungere una copertura assicurativa che copra parzialmente il rischio di morte. Secondo le stime del Sole 24 Ore, tali garanzie dovrebbero portare il tasso annuo affettivo globale al 4,7%, rendendo poco conveniente anticipare il ritiro dal lavoro. E’ prevista una deduzione fiscale del 50% su interessi e polizza.

Per chi ha versato 36 anni di contributi e per sette anni negli ultimi dieci ha svolto una professione usurante, può richiedere l’Ape, intesa come una variante del meccanismo di quella social. La platea potenzialmente interessata a provvedimenti sul pensionamento anticipato è di 300mila persone nel 2017.

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