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Il Salento Book Festival si chiude domenica a Gallipoli con l’ultima carrellata di grandi ospiti

Sabato 21 luglio a Galatina, tre appuntamenti. Si parte alle ore 20 in piazzetta Orsini (nei pressi della Basilica di Santa Caterina). GIOIA BARTALI presenta il libro del padre Andrea Bartali “GINO BARTALI, MIO PAPÀ” (Tea).

SCHEDA

Abbiamo letto centinaia di pagine indimenticabili che hanno celebrato uno dei campioni più rappresentativi del Novecento. Le grandi imprese, i trionfi, Giro d’Italia o Tour, come quello del ’48 che, nei giorni dell’attentato al segretario del Pci Palmiro Togliatti, “salvò” l’Italia dal rischio di una guerra civile, l’amicizia/rivalità con Fausto Coppi. Ma solo attraverso gli occhi di un figlio poteva essere rivelata una biografia che va oltre l’immagine pubblica del personaggio, dando la possibilità di accostarsi e intravedere, dietro quegli eventi, le emozioni e i sentimenti che li precedevano o li accompagnavano. Lo scenario allora si allarga alla profondità dei rapporti familiari, al legame complice con la compagna di una vita, al suo modo di intendere l’amicizia, ai grandi dolori privati. E ancora, all’impegno nel sociale e nella politica, alla fede, che fu ispirazione di un sentimento intimo, di una generosità verso gli altri sempre vissuti sotto il segno del riserbo, lontano dall’applauso del mondo. E lo sguardo del figlio fissa anche istantanee gustose su rituali domestici e aneddoti inediti, abitudini bizzarre e curiosità, consegnandoci interamente la complessità di una figura con molte sfaccettature, che possedeva prima di tutto nello straordinario spessore umano le ragioni del proprio successo. Fino al ritiro e alla vita dopo il ciclismo, una ricchissima vicenda, speciale ed esemplare insieme della storia del nostro Paese, raccontata da un testimone d’eccezione.

Incontra l’autore ANTONIO SANFRANCESCO.

Alle ore 21.00 torna al SBF con il suo nuovo libro ANTONIO CAPRARICA. “ROYAL BABY” (Sperling & Kupfer) racconta delle loro piccole maestà, sottoposte al crudele vaglio dei media. Quale prezzo pagano per una vita da fiaba?

IL CONTENUTO

Che cosa significa per un bambino essere l’erede al trono? All’apparenza, poter godere di privilegi inarrivabili, in realtà, anche il doversi sottoporre a modelli di comportamento che sembrano studiati apposta per creare dei disadattati in lotta con il proprio destino. Ne sa qualcosa Carlo d’Inghilterra, al quale il libro dedica un vivace e accurato ritratto: a tre anni ha già imparato a fare l’inchino alla bisnonna, la regina Mary, e a quattordici subisce in un collegio gelido e isolato una disciplina da caserma e le umiliazioni dei bulli. E se oggi i suoi figli e i suoi nipoti sono trattati con minor severità, l’attenzione ossessiva dei mass media rende la loro esistenza piuttosto scomoda. Avanti e indietro nel tempo, infilandosi nelle residenze reali di tutta Europa, Antonio Caprarica registra gli aspetti più significativi e curiosi di molte infanzie dorate e complessate. La stanza dei bambini diventa un insolito punto di osservazione per indagare, attraverso le storie di diversi, famosi eredi – la regina Vittoria, Carlo e William d’Inghilterra, Vittorio Emanuele III di Savoia, Filippo di Spagna, Harald di Norvegia e altri ancora, il senso attuale di una istituzione che affida le sorti delle nazioni a una lotteria genetica.

L’AUTORE

Antonio Caprarica ha accumulato la sua vasta esperienza internazionale in trent’anni di reportage televisivi dall’estero: per la Rai è stato prima inviato di guerra in Afghanistan e Iraq, poi corrispondente da Gerusalemme, Il Cairo, Mosca, Parigi e Londra. Ha lavorato anche nella carta stampata, come commentatore politico dell’Unità e di Epoca e condirettore di Paese Sera, e in radio, come direttore dei Giornali radio Rai e RadioUno. Per la sua attività ha ricevuto i più prestigiosi premi di giornalismo. E’ autore di romanzi, racconti di viaggio e saggi. Tra i suoi titoli di maggior successo, tutti pubblicati da Sperling & Kupfer, La ragazza dei passi perduti, Dio ci salvi dagli inglesi …o no?!, C’era una volta in Italia, Il romanzo dei Windsor, Il romanzo di Londra, Intramontabile Elisabetta e L’ultima estate di Diana.

Incontra l’autore PATRIZIA CESARI.

Alle 22.00 CHIARA FRANCINI presenta il libro “MIA MADRE NON LO DEVE SAPERE” (Rizzoli). Dopo il successo di Non parlare con la bocca piena, torna la protagonista Chiara in una storia di famiglia colorata e commovente.

SCHEDA

Chiara lo sa: l’amore guarisce qualsiasi ferita, asciuga ogni lacrima, riassesta
le ammaccature dell’anima. Fin da bambina, glielo avevano insegnato i suoi due papà, Giancarlo e Angelo, allevandola a poesia e Galatine, tolleranza e Natale-tutto-l’anno. È grazie a questa palpitante certezza che Chiara riesce di nuovo a sorridere alla vita dopo che babbo Giancarlo ha lasciato per sempre lei, papà Angelo e tutta la loro variegata famiglia di zie eccentriche, Supreme e amiche tatuate. La crisi con Federico, per fortuna, è superata e insieme hanno eletto a loro nuovo nido il Voilà, quella casa nel Ghetto di Roma che tanto era già stata importante per Giancarlo e Angelo. Federico ne adora il bagno per via della carta da parati verde in rilievo, Chiara ci sente tutto il calore di un grembo in cui mettersi in posizione fetale. Ma la vita è un susseguirsi di scherzi, dispetti e imprevisti, e nessun luogo, nemmeno il Voilà, può dirsi sicuro. Un venerdì, infatti, mentre Angelo come d’abitudine frigge triglie per tutti, suona alla porta Eleonora, la mamma-non mamma di Chiara. Con sé ha un trolley e un motivo segreto per cui ha abbandonato Londra. E ora si installa proprio al Voilà. Muta, immobile, rigida presenza. Ingombrantissima, assordante. Ma che cosa vorrà? Sciuperà il germoglio di felicità appena spuntato tra Chiara e Federico? Porterà con sé altre sciagure?

Dopo lo straordinario successo di Non parlare con la bocca piena che ha rivelato il generoso talento narrativo di Chiara Francini, prosegue in questo romanzo la storia di Chiara e degli altri personaggi in una trama sorprendente che va ad arricchirsi di temi e protagonisti nuovi. I lettori vi troveranno non solo le ruvidità e la dolcezza di un rapporto madre-figlia che nasce, ma un’improbabile combriccola femminile che si riscatta con l’azzardo, colpi di scena e tutto un caleidoscopio di emozioni raccontate con sensibilità e ironia. E una conclusione che fa bene: «Condividere è come il lievito. Fa la felicità profumata e croccante».

Incontra l’autrice ELEONORA LEILA MOSCARA.

Domenica 22 luglio 2018 – GALLIPOLI

Chiusura del SBF a Gallipoi, in piazza Aldo Moro (nei pressi del Santuario del Canneto). Alle ore 20.00 GIUSEPPE PEZZULLA presenta il documentario “C’È DI MEZZO IL MARE” con la partecipazione di CARMELO CHIANURA (Arci).

Il documentario, prodotto da Arci Lecce “C’è di mezzo il mare”, del regista salentino Giuseppe Pezzulla, racconta la vita, le storie, le difficoltà e le aspirazioni dei rifugiati e richiedenti asilo che vivono nel Salento. Davanti alla telecamera di Pezzulla, Zorah, Nawzad, Issofa, Martins e altri migranti inclusi nei progetti di accoglienza curati da Arci Lecce. Pezzulla, coadiuvato da Massimiliano Ciriolo, cerca di restituire un volto, un nome, una storia, al fenomeno della migrazione, intervistando i ragazzi: ne nascono racconti sulla situazione della propria terra d’origine, sulla fuga dalla disperazione della guerra e dei conflitti etnici, sull’angoscia di trovarsi su una barca in mezzo al Mediterraneo. I migranti raccontano del sollievo di ritrovarsi vivi, della speranza di poter costruire una nuova vita partendo dalle attività che vengono organizzate per facilitare il loro inserimento nel contesto italiano

Modera VALENTINA MURRIERI.

A seguire, alle 21.00 SAVERIO TOMMASI presenta il libro “SIATE RIBELLI, PRATICATE GENTILEZZA” (Sperling & Kupfer). Da una delle voci più note del web, un libro che è un racconto, una confessione, un atto d’amore.

IL CONTENUTO

I figli sono l’occasione che ti dà la vita di guardarti allo specchio. Quello che sei, quello in cui credi si caricano di una nuova responsabilità. Saverio lo ha capito quando sono arrivate Caterina e Margherita. Ora raccontare storie non è più solo un lavoro. È gettare sul mondo uno sguardo che sarà, almeno inizialmente, anche il loro, è fare scelte di cui a loro dovrà rendere conto.

In una lettera appassionata, tra pappe e cambi di pannolini, gaffe e momenti di grande tenerezza, Saverio compie il gesto d’amore più grande che un uomo possa fare per i propri figli: raccontarsi davvero, a costo di abbassare qualunque difesa.

L’AUTORE

SAVERIO TOMMASI è nato e vive a Firenze. È reporter di Fanpage.it, la testata giornalistica online più seguita in Italia. Nei suoi video affronta temi di grande attualità e sensibilità. La sua pagina Facebook è seguita da mezzo milione di persone.

Incontra l’autore VALENTINA MURRIERI.

Si chiude alle 22.00 con MONS. VITO ANGIULI ed il suo “HA SCRITTO T’AMO SULLA ROCCIA” (San Paolo). Un libro che già nel titolo cita Don Tonino Bello. Il vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca dedica nuove pagine al vescovo di Molfetta e presidente di Pax Christi morto il 20 aprile di venticinque anni fa.

Formatosi alla scuola del Concilio, don Tonino è stato un appassionato curatore di vocazioni: innamorato egli stesso della sua vocazione, sapeva fare innamorare gli altri della chiamata di Dio. In grado di leggere nei cuori, irradiava luce di fede e di carità con la sua semplice presenza. Don Tonino era capace di curare i rapporti personali senza mai massificare le relazioni, costruendo ponti di dialogo e di misericordia, ispirandosi sempre all’ideale della perfetta letizia. «Non abbiate paura – esortava i giovani – di innamorarvi adesso, di incantarvi adesso, di essere stupiti adesso, di entusiasmarvi adesso». E quell’“adesso” don Tonino lo viveva e mostrava credibilmente in ogni istante. «Vocazione – scriveva don Tonino –
è la parola che dovresti amare di più, perché è il segno di quanto sei importante agli occhi di Dio».

Incontra l’autore ANTONIO SANFRANCESCO.

Si chiude così il SBF 2018, diretto da Luca Bianchini.

Ogni anno, la manifestazione, organizzata come sempre dall’associazione culturale Festival Nazionale del Libro, presieduta dall’ideatore della manifestazione, Gianpiero Pisanello, ospita gli scrittori delle più importanti case editrici nazionali, ma anche personalità del mondo dello spettacolo, della cultura, dell’arte, della musica, dello sport e della comunicazione.

Oltre alle presentazioni dei libri, il programma si arricchisce con concerti, reading, live show, laboratori di lettura e iniziative legate al mondo dei libri dedicate ai bambini e ragazzi.

Il libro come occasione di incontro e confronto, nelle piazze, sui sagrati delle chiese, tra le strade e i vicoli. Il successo di pubblico ottenuto negli ultimi sette anni dal Festival Nazionale del Libro conferma che il segmento cultura non sia semplicemente un’altra chance per creare appeal in una terra di per sé attrattiva, piuttosto un investimento logico e quasi scontato per una comunità che non deve dimenticare la ricchezza che un libro può contenere e la semplice bellezza di una storia tra le pagine.

La rassegna itinerante, con la direzione artistica di LUCA BIANCHINI, ha fatto tappa quest’anno in cinque centri del territorio salentino confinanti, tutti ricchi di storia e tradizione, che in questo caso accolgono autori e pubblico in luoghi di pregio, simbolo della propria comunità. Piazze, castelli, sagrati, vicoli e corti che diventano teatro di libri, su scenografie di pietra leccese e carparo o di azzurro mare.

Il Salento Book Festival è finanziato dall’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia nell’ambito del FSC 2014-2020 e con la partecipazione di Comune di Corigliano d’Otranto, Città di Galatina, Comune di Galatone, Comune di Gallipoli e Città di Nardò. L’evento è patrocinato dall’Università del Salento e da Puglia Events.

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