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Il Reputu-tour del prof. Giovanni Leuzzi approda a Lecce: appuntamento in piazzetta Carducci

Dopo l’esperienza rurale di Casale Sombrino, splendido agriturismo immerso nella campagna salentina, il Reputu-tour approda a Lecce, nel cuore del suo centro storico, ovvero piazzetta Carducci.

Un lavoro di tutela del dialetto e di valorizzazione dell’identità salentina che Giovanni Leuzzi di Cutrofiano – una carriera come docente e divulgatore culturale, con un forte impegno anche nella politica cittadina – sta portando in giro in tutto il Salento e che è condensato, appunto, in Reputu. Pe lle chiazze salentine, uscito per i tipi della Congedo editore. A dargli manforte tanti amici, quelli della “Compagnia di Giro”.

E ora il tour approda finalmente nel capoluogo salentino: l’appuntamento è per giovedì 16 luglio in piazzetta Carducci con l’introduzione di Loredana Capone, assessore regionale all’Industria turistica e culturale, e il dialogo attorno ai dialetti con Luigi De Luca, coordinatore poli biblio-museali della Puglia, Mauro Marino, del Fondo Verri, e l’autore del libro prof. Giovanni Leuzzi.

A completare la serata culturale gli interventi musicali dei cantastorie dialettali Antonella Dell’Anna, Marina Leuzzi, Roberto Vantaggiato, Enzo Marenaci.

Cos’è Reputu? Un lamento funebre, quello di un Salento contadino che non c’è più, con le piazze che si sono svuotate del significato originario di un tempo, non più luogo di incontri e di scambi ma spazi spesso vuoti di umanità ancorché oggetto di importanti rifacimenti strutturali che riguardano, però, soltanto l’architettura. Reputu è un tuffo in rapporti umani, consuetudini, linguaggio che si sono persi nei meandri della modernità, ma che sopravvivono, ancora, nei volti e nelle mani degli anziani. Che di storie da raccontare ne avrebbero tante.

Piangeremo il Salento perduto – commenta il prof. Leuzzi invitando alla partecipazione – con la poesia, i racconti e le canzoni della nostra compagnia di giro”.

Un momento culturale utile a rispolverare la propria identità, le proprie radici, la propria storia. E a capire cos’era Cutrofiano prima dell’avvento dell’era tecnologica.

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