Il lockdown non li ferma, la legge sì: in due arrestati con l’accusa di aver rapinato in aprile un esercizio a Monteroni

La quarantena da coronavirus non li ha fermati, ci ha pensato la legge a farlo.E così in due, ritenuti responsabili di una rapina a un esercizio commerciale in pieno lockdown, sono stati arrestati e dovranno rispondere di rapina aggravata, porto e detenzione illegale di arma da sparo in concorso.Si tratta di Salvatore Saracino, soggetto già noto, di 24 anni, e Emanuele Antonio Genovesi, incensurato, di un anno più grande.Le indagini sono state condotte dalla task force specializzata in reati contro il patrimonio costituita nell’ambito della compagnia di Lecce.I fatti sono avvenuti la sera del 7 aprile a Monteroni, in piena emergenza coronavirus, a danno di un esercizio commerciale del luogo. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, sarebbero stati Saracino con il complice a fare irruzione e ad arraffare 1000 euro in contanti dal registratore di cassa per poi darsi alla fuga. Attimi difficili da dimenticare per la cassiera, minacciata con una pistola.La task force è riuscita a identificare gli autori, nonostante questi abbiano agito in modo da camuffare le fattezze, e a ricostruire la fuga a bordo della Matiz Chevrolet in uso e guidata, a quanto emerso dai riscontri, da Genovesi.Il gip del Tribunale di Lecce, su richiesta della Procura, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare a carico dei due, eseguita dai carabinieri nelle scorse ore. Saracino è finito in carcere, Genovesi ai domiciliari.