Sei psicologhe che risponderanno ai contatti telefonici per aiutare chiunque in questa situazione d’emergenza senta il bisogno di ricevere supporto emotivo.
I pensieri destabilizzanti possono essere di vario tipo: preoccupazione per la salute, preoccupazioni economiche, difficoltà di adattamento alle nuove restrizioni ecc.
Si vuole altresì offrire sostegno a medici, infermieri, forze dell’ordine e professionisti che a vario titolo stanno lottando per arginare il contagio e sono sottoposti a ritmi di lavoro stressanti.
Scopo del progetto è di alleviare e contenere il disagio attraverso lo scambio comunicativo, fornire indicazioni sui comportamenti corretti da attuare, aiutare nella gestione delle emozioni associate.
Il nostro paese è investito da un’emergenza non solo sanitaria ma anche psicologica e sociale. Tale stato di emergenza richiede un cambiamento delle nostre routine quotidiane e dello stile di vita in generale.
SocialMente è rivolto ai cittadini, ai professionisti medici ed infermieri, alle famiglie e a tutte le persone che loro malgrado vivono sulla propria pelle questo stato di emergenza.
“In una situazione di allerta – spiegano le due realtà proponenti, Rinascita Cooperativa Sociale e Specialmente Aps – è alto il rischio di attuare comportamenti impulsivi, frenetici e irrazionali che portano poi al panico o all’ansia generalizzata. In alcuni soggetti si sviluppa l’ipocondria, eccessiva preoccupazione per il proprio stato di salute, che porta a percepire ogni minimo sintomo come un segnale di infezione da Coronavirus. O ancora, può verificarsi una degenerazione verso l’odio nei confronti dei presunti colpevoli stranieri o italiani che hanno scatenato il contagio. Oppure, cosa non difficile ad immaginarsi, l’ansia di non riuscire ad affrontare economicamente il momento, si pensi ai tanti lavoratori autonomi” concludono.