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Coronavirus, altri cinque contagi all’ospedale di Gallipoli. I sindaci scrivono al presidente Emiliano

Altri cinque positivi all’ospedale Sacro Cuore di Gallipoli, quattro tra i degenti, uno tra il personale sanitario. Dei quattro è in fase di accertamento il Comune di appartenenza. Lo rende noto il sindaco di Gallipoli Stefano Minerva. Una situazione preoccupante, l’auspicio è che nel nosocomio della città ionica non si replichi l’andamento dell’ospedale di Copertino, divenuto un focolaio di contagio.

La Protezione Civile e la Croce Rossa nel frattempo lavorano per montare la tenda di pre-triage nella struttura ospedaliera. “Continueremo a monitorare la situazione. Come promesso, vi terrò aggiornati, sempre”, dichiara il primo cittadino.

Delicata anche la situazione alla rsa Le Fontanelle a Soleto. Il sindaco Graziano Vantaggiato ha fatto sapere che, “per la questione contagi, si conferma quanto dichiarato dalla stampa nella misura di cinque ospiti positivi al Covid-19 e di quattro operatori. Gli ospiti stanno tutti all’interno della struttura e non presentano sintomatologie preoccupanti mentre gli operatori, che non sono di Soleto, sono in quarantena nelle loro abitazioni e non presentano sintomi. Con grande sollievo, posso dirvi che sulla base dei tamponi processati ad oggi, 17 operatori sono risultati negativi”, fa sapere.

Il primo cittadino ha reso noto di aver emesso un’ordinanza che “obbliga l’Asl di Lecce – spiega – a ripristinare immediatamente i servizi di assistenza socio assistenziale necessari a garantire ogni cura agli anziani ospiti della struttura. Nella giornata di domani il servizio socio assistenziale sarà garantito dal personale Asl. Questa notte all’interno della struttura c’è comunque un presidio medico composto da tre medici e un infermiere. La situazione ,pur con i disagi connessi, è costantemente monitorata. Le condizioni di salute degli ospiti per il momento non sono né critiche né preoccupanti”.

Ed ecco i numeri del contagio in Puglia e in provincia: 88 i nuovi positivi in tutta la regione, così suddivisi: 32 nella Provincia di Bari; 3 nella Provincia Bat; 13 nella Provincia di Brindisi; 22 nella Provincia di Foggia; 3 nella Provincia di Lecce; 5 nella Provincia di Taranto; 0 attribuiti a residenti fuori regione; 10 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

Sono stati registrati 4 decessi: 2 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Bari e 1 in provincia di Lecce.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 8223 test. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 1.093, così divisi: 336 nella Provincia di Bari; 65 nella Provincia di Bat; 116 nella Provincia di Brindisi; 277 nella Provincia di Foggia; 164 nella Provincia di Lecce; 56 nella Provincia di Taranto; 15 attribuiti a residenti fuori regione; 64 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti delle persone risultate positive.

Il bollettino epidemiologico Regione Puglia 25/03/2020 è disponibile a questo link http://rpu.gl/BollettinoEpid20200325.

Si registra anche la nota inviata dai sindaci della provincia di Lecce al presidente della Regione Michele Emiliano, contenente richieste inerenti: l’estensione dei tampone a soggetti che operano con potenziali infetti, in particolare al personale sanitario, in quanto “in moltissimi casi – asseriscono – il contagio viene trasmesso da soggetti asintomatici”; la necessità di ristabilire “una linea di comunicazione corretta, mediante la trasmissione istantanea dei dati delle quarantene e positivi direttamente dai soggetti preposti ai Sindaci, che rappresentano l’Autorità Sanitaria Locale”. Questo dopo quanto accaduto più volte nei giorni scorsi, “quantomeno increscioso”, dichiarano, con “le informazioni riguardanti i propri comuni apprese dalla stampa”.  Infine, la necessità che i medici di base comunichino direttamente ai Sindaci le quarantene volontarie per consentire l’esercizio dell’attività di vigilanza.

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