Di Maio noi pronti
“Il contratto di governo può essere sottoscritto dal M5S o con la Lega o con il Pd. Noi siamo pronti ma vediamo se ci sono anche delle evoluzioni negli altri schieramenti”, Lo afferma Luigi Di Maio. Per il reggente dem Martina ‘L’autocritica nei toni è apprezzabile, resta evidente l’ambiguità politica’. Orfini ribadisce: ‘Noi alternativi, è un appello strumentale che non cancella tutto’. Franceschini invita il Pd a riflettere e a dare una risposta sulla novità Di Maio. Rispetto alla quale Salvini commenta così: ‘Governo Di Maio-Renzi, governo 5Stelle-Pd? Mamma mia…’. Vertice del centrodestra domani a Milano per far il punto sulle consultazioni.
Bagarre nel Pd dopo l’appello lanciato da Luigi Di Maio il quale ha invitato il Partito democratico a “sotterrare l’ascia di guerra” per dare un governo al Paese. Un’apertura che, ha precisato Maurizio Martina, non modifica la linea del Pd perché, nonostante il cambio di tono, “le ambiguità politiche restano“.
Un giudizio ancora più netto sull’apertura di Di Maio viene espresso dal capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci, che su Facebook scrive: ”Gli appelli di Di Maio sono imbarazzanti. In prima battuta – sottolinea – per lui, per le sue patetiche giravolte”.
Ma nel Partito democratico non tutti la pensano allo stesso modo. Più cauta è la posizione di Dario Franceschini che scrive: “Di fronte alle novità politiche dell’intervista di Di Maio serve riflettere e tenere comunque unito il Pd nella risposta.