martedì, Aprile 23, 2024
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Una situazione paradossale. Per non dire proprio grottesca. Tanti giovani medici leccesi in attesa di dare il via al loro percorso professionale e la Regione Puglia cosa fa, decide di utilizzare sanitari provenienti da fuori regione per prestare servizio presso il pronto soccorso della Asl di Lecce.

Nonostante l’annuncio della revoca della Delibera Direttoriale nella ASL di Lecce, con cui si conferiva incarico ad una Cooperativa della Regione Emilia Romagna, al sottoscritto risulta che, invece, tutt’ora, il servizio sia stato assegnato a medici non provenienti dalla Puglia, con costi, tra l’altro, esorbitanti che prevedrebbero una retribuzione giornaliera pari a 1.440 euro oltre iva (24 ore di servizio a 60euro l’ora), oltre vitto e alloggio.

Una decisone penalizzante non solo per quel che riguarda i giovani professionisti salentini, come detto in precedenza, ma anche nei confronti del personale interno a cui è stato impedito di fare lo straordinario che avrebbe potuto portare ad un risparmio per l’Azienda.

Per questi motivi, nei giorni scorsi, ho presentato un’interrogazione al Presidente Vendola e all’assessore alle Politiche della Salute, Donato Pentassuglia per conoscere realmente se quanto da me appreso corrisponda al vero; quale siano i costi previsti dal contratto per l’utilizzo di tale personale e se, dal mancato utilizzo del personale interno alla ASL, non derivi un incremento della spesa con pregiudizio per il bilancio dell’Azienda ed eventuali responsabilità davanti alla Corte dei Conti.

A seguito di ciò il sottoscritto propone INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA SCRITTA:

Premesso che

 

  • Nonostante l’annuncio della revoca della Delibera Direttoriale della ASL di Lecce, con cui si conferiva incarico ad una Cooperativa della Regione Emilia Romagna, risulta allo scrivente che tuttora vengono utilizzati i medici provenienti da fuori regione per il servizio di Pronto Soccorso nella ASL di Lecce;
  • I costi per l’utilizzo di personale medico proveniente da fuori regione mi risulta siano esorbitanti, mi riferiscono di un costo giornaliero (24 ore di servizio a euro 60 l’ora) pari a euro 1.440 oltre iva, oltre vitto e alloggio;

considerato che

 

  • tale scelta ha penalizzato in particolare i giovani medici della Provincia di Lecce che non hanno avuto la possibilità di iniziare il loro percorso lavorativo;
  • è stato penalizzato anche il personale interno, a cui è stato impedito di fare lo straordinario, che avrebbe potuto portare ad un risparmio per l’Azienda;
  • La ASL di Taranto nel mese di marzo ha pubblicato il bando per il Corso di Formazione emergenza sanitaria territoriale (pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 47 del 31.03.2011) seguendo le direttive nazionali Art. 46 dell’ACN 8/7/2010;

alla luce di quanto premesso e considerato,

si interroga

 

il Presidente della Giunta Regionale on. Nichi Vendola e l’assessore alle Politiche della Salute Donato Pentassuglia, per conoscere:

 

  • se la notizia da me appresa che viene utilizzato personale medico proveniente da fuori regione per il servizio di Pronto Soccorso nella ASL di Lecce sia veritiera;
  • quali sono i costi previsti dal contratto in essere per l’utilizzo di tale personale;
  • se dal mancato utilizzo del personale interno alla ASL non derivi un incremento della spesa con pregiudizio per il bilancio dell’Azienda ed eventuali responsabilità davanti alla Corte dei Conti;
  • se la Regione Puglia in materia abbia diramato delle linee guida in maniera da garantire identico servizio nelle diverse ASL di Puglia, seguendo le direttive nazionali Art. 46 dell’ACN 8/7/2010, ponendo particolare attenzione verso l’utilizzo dei giovani medici residenti nel nostro territorio.

Dott. Luigi Mazzei

 

 

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