OPERAZIONI del 8 GIUGNO 2018
SURBO (LE), VIA QUINTINO SELLA NR.9, PERSONALE DIPENDENTE RADIOMOBILE COMPAGNIA DI LECCE, INTERVENIVA PRESSO ABITAZIONE DI PERSONA cl. 70, A SEGUITO DI RICHIESTA INTERVENTO DA PARTE DI RESIDENTI CHE SEGNALAVANO PRESENZA DEL PREDETTO SU TETTO ABITAZIONE CON PROPOSITI SUICIDI, ARMATO DI UNA FIOCINA. PREDETTO, GIA’ IN CURA, IMPEDIVA ACCESSO AL TERRAZZO AI MILITARI TRAMITE SBARRAMENTO PORTONE INGRESSO EFFETTUATO PRECEDENTEMENTE.
A SEGUITO CONVINCIMENTO MESSO IN ATTO DAI MILITARI, ACCONSENTIVA AD APERTURA PORTONE INGRESSO AL FINE DI PERMETTERE ACCESSO SUL TETTO AD UN SOLO MILITARE IL QUALE RIUSCIVA A CONVINCERE L’UOMO, CHE INTANTO STAVA NUOVAMENTE SPORGENDOSI DAL PARAPETTO, A DESISTERE DAI PROPOSITI SUICIDI.
A SEGUITO IMMOBILIZZAZIONE, SUCCESSIVAMENTE VENIVA ACCOMPAGNATO, TRAMITE AMBULANZA, ALL’OSPEDALE CIVILE VITO FAZZI DI LECCE. NESSUN FERITO.
MARTANO (LE), PERSONALE DELLA COMPAGNIA DI MAGLIE TRAEVA IN ARRESTO:
DE MITRI ALFREDO, CL. 1950, PLURIPREGIUDICATO, PENSIONATO.
IL PREDETTO SI RECAVA PRESSO LA STAZIONE CC DI MARTANO IN MERITO ALLA NOTIFICA, DA PARTE DEI MILITARI DELLA STAZIONE DI LECCE PRINCIPALE, DEL DECRETO DI SEQUESTRO DELL’AUTOVETTURA INTESTATA AL FIGLIO, DISPOSTO DALLA PROCURA DI LECCE NELL’AMBITO DI UN PROCEDIMENTO PENALE PER TRUFFA.
IL DE MITRI, VENIVA INVITATO IN CASERMA A RITIRARE GLI OGGETTI PERSONALI CONTENUTI NELL’AUTO MA, NEL CORSO DELLO SCARICAMENTO DEGLI OGGETTI, CON MOSSA REPENTINA SI INCATENAVA AL VOLANTE DEL MEZZO, CHE TROVAVASI ALL’INTERNO DEL CORTILE DELLA STAZIONE CC DI MARTANO, PRETENDENDO LA REVOCA DEL PROVVEDIMENTO O LA RESTITUZIONE DI ALTRA AUTOVETTURA DA LUI DATA IN PERMUTA PER L’ACQUISTO DI QUELLA IN SEQUESTRO. NELL’OCCORSO MINACCIAVA INOLTRE DI INCENDIARE L’AUTO NELLA QUALE SI TROVAVA MEDIANTE L’UTILIZZO DI LIQUIDO INFIAMMABILE (SOLVENTE) CONTENUTO IN UNA TANICA PORTATA A SEGUITO, PRONTAMENTE SOTTRATTAGLI DAL PERSONALE OPERANTE.
PER CIRCA DUE ORE I COMANDANTI DI COMPAGNIA E DI NORM DI MAGLIE NONCHÉ IL COMANDANTE DELLA COMPAGNIA DI LECCE CERCAVANO DI CONVINCERE L’UOMO A DESISTERE DAI PROPOSITI AUTOLESIONISTI E DALL’AZIONE DI PROTESTA, MA SENZA ESITO.
SUL POSTO GIUNGEVANO ANCHE I FIGLI E L’AVVOCATO DELL’UOMO CHE SI UNIVANO AL TENTATIVO DI RICONDURLO A PIÙ MITI CONSIGLI. INTERVENIVA ANCHE PERSONALE DEI VVFF E DEL 118. SI RENDEVA QUINDI NECESSARIO PROVVEDERE ALL’IMMOBILIZZAZIONE DEL DE MITRI E AL SUCCESSIVO TAGLIO DELLA CATENA DA PARTE DEI VVFF. L’UOMO, CHE NON RIPORTAVA LESIONI, RIFIUTAVA DI ESSERE PORTATO IN OSPEDALE PER ACCERTARE IL SUO STATO DI SALUTE E VENIVA SOTTOPOSTO A PRELIMINARI ACCERTAMENTI SANITARI OPERATI IN LOCO, PER POI ESSERE ACCOMPAGNATO PRESSO LA PROPRIA ABITAZIONE ED IVI SOTTOPOSTO AL REGIME DEGLI ARRESTI DOMICILIARI A DISPOSIZIONE DELL’A.G.
LECCE SANTA ROSA, SEGUITO ANALISI FILMATI VIDEO-SORVEGLIANZA, A CONCLUSIONE INDAGINI, DEFERIVA IN S.L.PERSONA 80, RESIDENTE CAVALLINO (LE);
LA PREDETTA, PRESSO UNA SCUOLA ESTETICA, TENTAVA FURTO INTERNO BORSA DI PROPRIETA’ DONNA CL. 67, NON RIUSCENDO NELL’INTENTO A CAUSA DELLA MANCANZA DI DENARO ALL’INTERNO DEL PORTAFOGLIO.
