venerdì, Marzo 29, 2024
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ANDREA SETTEMBRINI PRESENTA I “SOLITI UOMINI” A GAGLIANO DEL CAPO

ANDREA SETTEMBRINI PRESENTA I “SOLITI UOMINI” A GAGLIANO DEL CAPO

Parte dalla piccola stazione della Sud-Est a Gagliano del Capo, oggi sede del laboratorio urbano de “Lastation”, il viaggio del nuovo libro del giovane autore salentino. La raccolta di sei racconti edita da Terra d’ulivi Edizioni di Lecce verrà presentata SABATO 26 MARZO alle ore 18.30. Una chiacchierata con l’autore durante il quale interverranno l’editore Emanuele Scarciglia e l’attore teatrale Antonio D’Aprile, accompagnati dalla musica di Luigi Ferilli. “Soliti uomini” è un progetto editoriale che prende vita grazie alla vittoria del concorso per narrativa breve, indetto dallo stesso editore leccese, con il racconto “Come sta tuo padre?”.

Sei racconti tutti liberamente ispirati a storie reali. Ognuno di essi va ad immergersi con un tono, ora malinconico ora ironico, nei paradossi e nelle insensatezze della vita di tutti i giorni. Cerca di scavare a fondo nel senso di sconfitta e al contempo nell’orgoglio di essere uomini, ma sempre i soliti uomini, con le nostre smanie di potere, la nostra continua voglia di ricordare e di essere accettati, il nostro immenso desiderio di far sapere che esistiamo, che siamo vivi, e le nostre indicibili paure che ogni giorno camuffiamo.

La raccolta inizia con la storia di “Mimì”, con quel rapporto padre-figlio che dovrebbe essere spontaneo, ma che segue spesso percorsi tortuosi. Il secondo racconto “Come sono le stelle dall’altra parte del cielo?” si lega al primo nei luoghi e nell’atmosfera velatamente malinconica, andando però ad esplorare il mondo dei ricordi. “Come sta tuo padre?” è la storia di un taglio di capelli mai riuscito, lascia il posto all’ironia, la sola con cui al giorno d’oggi forse ci si può capire. Sul filo logico dell’importanza delle parole segue “Non tutte le frasi finiscono qui.” una non storia che segna l’epicentro della raccolta, come un sismografo che va a misurare la fragilità della nostra condizione. “Non si possono comprare i tram” intinge l’insieme di una sfumatura di surreale, delineando in modo quasi fumettistico le perversioni e le manie degli uomini d’oggi e di ieri. Il tutto si conclude con “Un lenzuolo al vento riflette sull’esistenza” (citazione del noto film di Roy Andersson: “Un piccione seduto su un ramo di riflette sull’esistenza”), la visione del mondo da parte di un lenzuolo appeso sulla balconata di un condominio di Torino.

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