sabato, Aprile 27, 2024
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Puglia piegata da freddo e gelo, una rete di agricoltori in soccorso dei comuni isolati

Puglia piegata da freddo e gelo, una rete di agricoltori in soccorso dei comuni isolati

Sono le province di Foggia, in particolare i comuni di Lucera, Troia, Faeto, Manfredonia, San Marco, San Giovanni e Monte sant’Angelo, e i comuni di Taranto, in particolar modo Laterza, Mottola, Castellaneta, Palagiano, Manduria, Ginosa ad essere letteralmente schiacciati dalla neve, caduta anche a bassa quota, così come in provincia di Bari a Ruvo di Puglia, Casamassima, Altamura, Gravina e Spinazzola.

Gargano e sub-appenino dauno contano i danni di un’agricoltura bruciata dal ghiaccio, mentre l’interruzione dei collegamenti rischia di lasciare gli animali senza acqua e cibo per le difficoltà di garantire l’approvvigionamento dei mangimi, per non parlare dei danni provocati dal gelo alle condutture che portano l’acqua agli abbeveratoi. Il Salento, invece, al momento sembra risparmiato dagli effetti più dannosi del maltempo.

“Proprio in vista dei peggioramenti previsti – chiama a raccolta i soci il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – dobbiamo mettere a disposizione dei Comuni maggiormente colpiti da neve e ghiaccio i nostri strumenti di lavoro. Pertanto, i trattori potranno essere utilizzati come spalaneve e gli spandiconcime saranno adattati come spargi sale sulle strade rurali e interpoderali, ma anche sulle strade asfaltate dei centri urbani e sulle statali. La rete capillare delle nostre aziende agricole e i vivaisti potranno collaborare alla messa in sicurezza degli alberi che sotto il peso della neve crollano sulle strade con danni a persone e automezzi”.

La presenza diffusa degli agricoltori sul territorio assicura un intervento capillare anche nelle aree più critiche e “scongiura il rischio di isolamento delle abitazioni – continua il Direttore della Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – soprattutto nelle zone più impervie, interne e montane. La situazione è difficile nelle città, nei paesi e nelle campagne dove insieme ad intere famiglie isolate ci sono le coltivazioni invernali in campo bruciate dal gelo e si registra una impennata dei costi di riscaldamento delle serre”.

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