venerdì, Aprile 26, 2024
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Palo a Torre Mozza, Miglietta: “Non è antenna 5g. Ulteriori verifiche da amministrazione e Arpa”

 Sul palo installato in via Torre Mozza a Lecce, destinato ad ospitare un impianto di trasmissione elettronica a servizio della rete cellulare, giungono le precisazioni dell’assessore all’urbanistica Rita Miglietta che ha risposto a una domanda d’attualità presentata in Consiglio Comunale.La questione è dibattuta. Per il direttivo cittadino Mrs, “l’Amministrazione di Lecce ha deciso di lasciare spazio al 5G senza tener conto della volontà dei cittadini e senza uno studio approfondito dei rischi e ancor più senza mettere sui piatti della bilancia rischi e vantaggi”. L’esponente del Governo cittadino fornisce ora le sue spiegazioni.“Da pochi giorni, tramite Scia e nel rispetto delle procedure vigenti, previste dal Codice delle comunicazioni, le aziende InWit e Tim hanno installato su un terreno privato in via Torre Mozza un palo, dell’altezza di circa 36 metri, sul quale non è ancora montato alcun impianto di trasmissione, destinato ad ospitare impianti a sistema GSM, UMTS, LTE con emissioni al di sotto dei 6 volt/metro, dunque rispettose della norme italiane ed europee che fissano i valori limite a 20 volt/metro. Non si tratta, dunque, come asserito in note stampa fatte circolare nella giornata del 29 giugno, di una cosiddetta antenna ‘5 g’”, chiarisce, intanto.Il progetto è stato trasmesso dai richiedenti al settore Urbanistica che, dopo richiesta e acquisizione di integrazioni, “non ha espresso parere negativo sulla base della documentazione trasmessa. La ditta dunque ha proceduto all’installazione del palo avvalendosi del silenzio assenso”, fa sapere l’assessore Miglietta.“Il settore Urbanistica – sottolinea – sta verificando la realizzazione dell’opera rispetto ai requisiti urbanistici, relativi al raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla normativa regionale e nazionale e degli adempimenti relativi alla corretta comunicazione ai residenti tramite cartello di segnalazione dei lavori”.L’attuale regolamento in vigore nella città di Lecce, approvato nel 2007, “non prevede un divieto generalizzato di installazione di impianti se non entro i 300 metri da siti sensibili (scuole, case di cura, ospedali, etc.), che sono regolarmente censiti. L’amministrazione procederà, per ulteriore valutazione sulla compatibilità ambientale dell’impianto, che da progetto risulta entro i limiti di legge, a ulteriori verifiche in collaborazione con Arpa”, specifica.

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