venerdì, Aprile 26, 2024
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DEMOLIZIONE NEI PRESSI DEL BACINO IDUME A TORRE CHIANCA. ECCO IL COMMENTO DEL CONSIGLIERE ANDREA GUIDO

Si alle ruspe nella guerra all’abusivismo, ma in questo caso, come in altri, sarebbe stato preferibile procedere in altro modo. La solita ansia da prestazione della Giunta Comunale ha portato l’altro ieri ad un’auto celebrativa demolizione di un manufatto che insisteva su quel luogo da forse 70 anni e che era nato come rifugio per cacciatori e pescatori i quali, nella cultura dell’epoca, portavano avanti il mestiere con onore e negli interessi delle comunità di allora. Nulla invece viene previsto dall’organo cittadino relativamente alle strutture abusive che insistono nella palude, a poche centinaia di metri nell’entro terra, in piena Specchia Milogna, luogo di importanza strategica in tutti gli itinerari migratori che sorvolano il Sud Italia. Forse la costruzione con vista Idume godeva di particolari obblighi di precedenza? È giusto combattere con ogni mezzo l’abusivismo, specie quando a rischio sono i luoghi protetti del nostro paesaggio e del nostro patrimonio naturale, ma certe volte, a mio avviso, sarebbe ancora più giusto optare per una riconversione delle strutture in ausilio allo sviluppo del territorio e della comunità. Quella villetta di 54 mq abbattuta lo scorso mercoledì mattina tramite appalto a ditta specializzata con procedura negoziata, poteva essere riconvertita in una struttura utile per il territorio. Per esempio, sarebbe potuta essere destinata a sede del Centro di recupero tartarughe marine che oggi si trova presso la Masseria di Rauccio e che forse, a ridosso della foce dell’Idume, avrebbe trovato una più consona e strategica posizione. Oppure, ancora, sarebbe potuta diventare un centro visite, o un avamposto operativo dell’Ufficio Parco di Rauccio o delle associazioni o cooperative che svolgono attività sul Parco Regionale. Non da ultimo sarebbe potuta divenire un luogo di promozione turistica e info point a sostegno dello sviluppo delle Marine di Torre Chianca e Spiaggiabella. Si sarebbero potute fare tante cose con i soldi utilizzati per la demolizione e lo smaltimento degli inerti. Come si sarebbero potute fare tante cose presso la struttura del lido Salapia di San Cataldo. Ma l’Amministrazione Comunale ha preferito distruggere.

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