SLITTANO GLI AIUTI AGLI AGRICOLTORI CON IL DECRETO MILLEPROROGHE
Nuova scadenza fissata a gennaio 2018 per il riordino degli strumenti di gestione del rischio per favorire lo sviluppo di assicurazioni a copertura dei danni alle produzioni e alle strutture. Per L’Abbate (M5S) è tempo di dare delle risposte concrete e chiare
Con l’approvazione del decreto Milleproroghe slittano anche gli aiuti agli agricoltori. Nel decreto approvato con la mozione di fiducia dalla Camera, è stata infatti inserita la proroga di sei mesi al termine per l’adozione dei decreti legislativi previsti dalla legge 154/2016. All’articolo 21 del Collegato Agricolo è previsto il riordino degli strumenti di gestione del rischio. Si rimanda, quindi, l’intervento del Governo a favore dello sviluppo di strumenti assicurativi a copertura dei danni alle produzioni, alle strutture e ai beni strumentali delle aziende agricole. Il termine per l’esercizio della delega è prorogato da luglio 2017 a gennaio 2018.
“Ad ogni nuova alluvione o disastro dovute alle avverse condizioni meteo, siamo costretti alla conta dei danni nei campi nonché alla stessa tiritera – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – I territori colpiti dalle calamità chiedono sostegno e aiuto, il Fondo di Solidarietà Nazionale è vuoto per volontà politica dei governi che si sono succeduti negli ultimi decenni e si è costretti, in casi estremi, a fare decreti in deroga per poter stanziare soldi. Al contempo, si continuano ad invitare gli imprenditori agricoli a stipulare assicurazioni per danni ma poi non si redigono i decreti necessari per il piano di gestione del rischio – continua L’Abbate –così come previsto anche dalla risoluzione sul PSRN (Piano di Sviluppo Rurale Nazionale) approvata a Montecitorio. Insomma, come sempre si preferisce il caos a delle risposte chiare e concrete per i nostri agricoltori. Serve giungere quanto prima a decisioni normative in grado di migliorare e potenziare le azioni di sostegno al reddito, anche attraverso l’attivazione dei fondi di mutualizzazione – conclude il deputato 5 Stelle – mirati a coprire i risarcimenti per le perdite causate da avversità atmosferiche, fitopatie ed infestazioni parassitarie, poco appetibili per le compagnie assicurative”.