venerdì, Marzo 29, 2024

REGIONE PUGLIA

CITTADELLA DELLA SALUTE A GIOVINAZZO GORGONI: “SANITA’ TERRITORIALE E CONDIVISA CON LE COMUNITA’. UN MODELLO DA REPLICARE”

“La cittadella della salute che sorgerà a Giovinazzo rappresenta simbolicamente l’altra sanità, quella territoriale e condivisa con le comunità. Un centro polifunzionale di sanità finanziato con i fondi Fesr (asse 2014/2020), un asse, in questa programmazione di fondi europei, particolarmente ricco per la Puglia, con un valore di circa 400 milioni di euro destinati prevalentemente a queste iniziative. Nella intenzione del presidente Emiliano c’è quella di investire e dotare tecnologicamente la rete dell’altra sanità, quella territoriale e quella partita un po’ a singhiozzo. Prossimamente saranno messi in condizione di partire tutti i 31 PTA (i presidi territoriali di assistenza), i vecchi ospedali che vengono riconvertiti (e non chiusi) in centri polifunzionali con una vita sanitaria certamente molto più lunga e funzionale rispetto ai bisogni dei cittadini, soprattutto per quanto riguarda i pazienti cronici”.

foto Gorgoni Montanaro Depalma Favuzzi Cittadella salute Giovinazzo

Così il direttore del Dipartimento delle Politiche della salute della Regione Puglia Giovanni Gorgoni che questa mattina, insieme con il direttore della Asl Bari Vito Montanaro e il sindaco di Giovinazzo Tommaso Depalma, ha presentato ai giornalisti il protocollo di intesa (siglato poi in conferenza stampa) per l’avvio del progetto della Cittadella della salute che, entro due anni dovrebbe essere operativa. L’opera è finanziata con 5 milioni di euro rivenienti dal Piano di investimenti tecnologici e strutturali per i servizi territoriali (Por 2014-2020).

“E’ un modello da replicare, non solo per il metodo, ma anche dal punto di vista della condivisione con la comunità – ha aggiunto Gorgoni – il protocollo di intesa per noi ha un valore simbolico perché si condivide con la comunità che ospita la struttura, in questo caso il comune di Giovinazzo e poi a seguire tutte le altre strutture, tutto ciò che materialmente sarà contenuto al suo interno, i servizi sanitari che saranno resi fruibili, e si condivide con i pazienti cui la struttura è destinata. Nel caso di Giovinazzo poi, c’è anche una condivisione patrimoniale perché il rustico è di proprietà del Comune che lo concede in uso alla Asl Bari per 30 anni”.

“Questo è il metodo dunque che la Regione intenderà seguire – ha concluso il direttore Gorgoni – nell’utilizzo dei cospicui fondi Fesr che l’Unione europea, facendo un investimento di fiducia sulla Puglia e contando sulla sua capacità di spesa, ha raddoppiato in questa programmazione. Ora sarà compito nostro dare fondo a questa mole di denaro che richiede certamente grande laboriosità e competenza”.

Per il direttore generale della Al di Bari Vito Montanaro, l’obiettivo di questi interventi sui territori non è solo la deospedalizzazione. “Abbiamo puntato anche su quei territori – ha detto Montanaro – che non avevano presidi di sanità, territori che avevano carenza di strutture sanitarie. Con l’impegno di tutti, contiamo di avviare percorsi che per i prossimi tre o cinque anni porteranno la sanità pugliese a raggiungere livelli di assistenza sempre più elevati e con grande attenzione al territorio”.

Per il sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, la Cittadella rappresenta l’opportunità di compiere “la riqualificazione di un rudere fermo da decenni”.

Ha partecipato alla conferenza stampa anche il presidente del Consiglio comunale di Giovinazzo, Vito Favuzzi. (s.n.)

Con la Cittadella della Salute saranno accentrati, all’interno dell’unica struttura, il primo intervento, i Servizi Integrati di Medicina, i Servizi per le Tossicodipendenze, la farmacia territoriale e soprattutto il centro polifunzionale territoriale, una sperimentazione con i medici di base.

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