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QUATTRO COMPAGNIE UNDER 35 AL TEATRO PAISIELLO PER IL PREMIO MARCELLO PRIMICERI

Da lunedì 18 a venerdì 22 dicembre a Lecce appuntamento con le cinque serate finali del Premio Marcello Primiceri, regista e giornalista del “Quotidiano di Lecce” (oggi “Nuovo Quotidiano di Puglia”) morto nel dicembre 1987 in un incidente stradale. In occasione del trentennale della prematura scomparsa del fondatore della prima compagnia professionista del Salento, Astragali Teatro, diretto da oltre 25 anni dall’attore e regista Fabio Tolledi, propone, infatti, un premio riservato alle compagnie e alle realtà giovanili (under 35), spesso prive di sostegni e strumenti necessari a valorizzare il proprio sforzo creativo, cercando di dare un’opportunità di visibilità concreta. Dal 18 al 21 dicembre sul palco del Teatro Paisiello saranno messi in scena (sipario ore 21 – ingresso 5 euro, ridotto 4 euro) i quattro spettacoli selezionati: I ran and got tired di I Patom Theatre (lunedì 18), Lo squartatore di Therasia Movement Company (martedì 19), Muttura di A.lib.I Teatro (mercoledì 20) e Senza parole di Duende Teatrodanza (giovedì 21). Venerdì 22 dicembre (ore 21 – ingresso gratuito) incontro e festa conclusiva nella storica sede di Astragali in via Candido.

Il programma prenderà il via lunedì 18 dicembre (ore 21 – ingresso 5 euro, ridotto 4 euro) con I ran and got tired, spettacolo multilingue di I Patom Theatre, gruppo che trova la sua ispirazione nell’autore russo surrealista Daniil Charms (1905 – 1942), uno degli ultimi rappresentanti dell’avanguardia russa. La storia ha come soggetto la relazione tra due personaggi surreali, un uomo cuscino e una donna fisarmonica, e si svolge in un’atmosfera piena di momenti inaspettati e di situazioni assurde in cui questi provano a capire il funzionamento delle piccole cose della vita. Osservare l’altro, avvicinarsi, guardare, osare, toccare in tutti i modi possibili. Le azioni si svolgono in una casa in cui i muri non esistono ma la finestra agisce come protezione e i fatti si succedono non in modo razionale, ma unicamente seguendo la logica dei personaggi. Una storia che dipinge l’uomo nella sua essenza, la più assurda e ricca di contrasti, in cui è sempre presente il desiderio di spingersi lontano, oltre i limiti della razionalità. Le immagini create si intrecciano così per dare allo spettatore un gusto di follia poetica e galleggiano tra il comico e il tragico.

Martedì 19 dicembre (ore 21 – ingresso 5 euro, ridotto 4 euro) la salentina Therasia Movement Company metterà in scena Lo squartatore, spettacolo scritto e diretto da Davide Morgagni in scena con Valentina Sciuri (che firma le coreografie), Anastasia Coppola, Giovanna Paiano, Silvia Tommasi e Stefania Greco. Non c’è Jack, forse non c’è mai stato, di certo non in questo concerto teatrale per sei mimi danzanti. Favola (giornalistica) di un violento assassino, “Lo squartatore”, è un mito tanto seducente quanto brutale, e ciò che fa testo è proprio il pubblico eccitato dal massacro, dalla notizia raccapricciante. In una Londra impercettibile, dove tutti si spacciano per Jack e reclamano la paternità dei crimini commessi (così come ci si spaccia per politici, o per uomini di cultura) non c’è più spazio per Jack, ma soltanto per spettri femminili, figure surreali, alter-ego allucinati e bambole che ne prendono il posto. La scena frammentata, squartata, scritta col “bisturi”, scomposta nel montaggio musicale, priva dei suoi organi il linguaggio prostituito, e il macabro diviene comico, il dramma un burlesque, i lamenti strazianti degli echi punk-rock. Squartati restano il senso della comprensione e la logica drammarturgica.

Mercoledì 20 dicembre (ore 21 – ingresso 5 euro, ridotto 4 euro) sarà la volta di Muttura, una coproduzione A.lib.I e Arci Cassandra, spettacolo scritto da Walter Prete per la regia di Gustavo D’Aversa protagonsita con Patrizia Miggiano. È l’ottobre del 1997 quando il pentito dei Casalesi, Carmine Schiavone, dichiara che il traffico e l’interramento dei rifiuti – provenienti dall’Italia e dal resto d’Europa – interessa molte zone del sud, compreso il Salento. I verbali di quest’audizione saranno desecretati e resi pubblici solo nel 2013. Come è noto, in questi stessi anni le statistiche sull’incidenza tumorale hanno registrato un allarmante innalzamento, collocando il Salento sopra la media regionale e nazionale. Muttura, allora, nasce da qui: dalla volontà di intercettare un teatro fatto di storie che nel tratteggiare la parabola dei sette personaggi coinvolti, conservano una loro fortissima valenza reale.

Giovedì 21 dicembre (ore 21 – ingresso 5 euro, ridotto 4 euro), l’ultimo spettacolo prima dell’appuntamento finale di venerdì 22 nella sede di Astragali, vedrà sul palco del Paisiello la compagnia Duende TeatroDanza con Senza parole, performance del laboratorio 2016-17 diretto da Enza Curto. In scena Fabio Bona, Tiziana Caretto, Marina Colucci, Irene Fedele, Fiorenza Giordano, Loredana Leo, Giovanna Passaseo, Claudia Proto e Francesca Quarta.

Astràgali nasce nel 1981 a Lecce per fare teatro, per formare attori, per dare vita ad uno spazio di circolazione dei discorsi e delle pratiche, per elaborare progettualità, per tessere trame e relazioni. Dal 1985 è riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come compagnia teatrale d’innovazione. Dal 2012 è sede del Centro Italiano dell’International Theatre Institute dell’Unesco. È membro della Anna Lindh Euro-Mediterranean Foundation for the Dialogue between Cultures. Ha realizzato progetti artistici, spettacoli, attività in circa 30 paesi in tutto il mondo.

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