venerdì, Marzo 29, 2024
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POLI BORTONE: MOBILITA’ URBANA A LECCE?

UN RITORNO ALLE ORIGINI DEL PROGETTO FILOBUS TANTO CONTESTATO

Più che una rivoluzione sulla mobilità urbana, c’è un ritorno alle origini del progetto per cui fu portato a Lecce il filobus, tanto contestato. Il progetto originario prevedeva infatti  un centro storico libero dalle macchine e servito da mini bus elettrici (che attualmente sono scomparsi) e il filobus che  dovesse seguire il percorso delle quattro porte del capoluogo con delle radiali in tutte le periferie. Al termine di ogni radiale un parcheggio di scambio. Questo il progetto semplice, ideale del filobus che  fu tanto contestato e sulla cui inutilità sono state fatte intere campagne elettorali. Oggi l’amministrazione sostiene il filobus perché naturalmente e finalmente   si è resa conto che è un sistema di trasporto ecologico. Dove sono adesso tutti quei cittadini e soprattutto dov’è quella sinistra così infastidita dai fili del filobus? Dove sono tutti quelli che lo contestavano strenuamente? Ora il filobus va bene? Allora cerchiamo di riconoscere a chi ebbe una visione della mobilità a Lecce, una mobilità rispettosa della città, dell’ambiente, della qualità della vita che il filobus non fu un disastro per la città, ma fu una visione dell’epoca che anticipava quanto accade oggi, cioè a venti anni  dalla realizzazione del contestato filobus. Certo se l’intento è quello di togliere o far diminuire il numero di macchine dal centro storico della città e di incentivare il trasporto pubblico, c’è qualcosa di sbagliato nel piano traffico, perché invece  sono aumentati i parcheggi, è aumentata la mobilità con le macchine e quindi il traffico che in alcune zone della città a tratti è quasi paralizzato. E allora se veramente si vuole fare un’operazione seria si cerchi di rivedere il piano traffico della città  modellandolo alle esigenze di una Lecce realmente moderna. Siamo contenti comunque che i fili non diano più fastidio a nessuno e che il filobus sia riconosciuto essenziale per garantire un traffico moderno. E infine non si continuino a propagandare i fantomatici 900 km che la regione dovrebbe riconoscere. Li abbiamo  ascoltati nei comizi da campagna elettorale del sindaco e dopo 5 anni non c’è traccia dei 900 Km in più così come non c’è traccia della nuova società che viene rimandata da semestre a semestre.

LO afferma l’ex sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone.

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