Ore 8: suona la campanella per molti studenti pugliesi. Fra proteste e posti vacanti

Per alcune scuole la data per l’avvio dell’anno scolastico è il 15 settembre, come da calendario scolastico regionale.

Genitori emozionati, figli dal viso rassegnato. La scuola riapre e ricomincia il tram tram quotidiano per molte famiglie. Ma l’avvio dell’anno scolastico è contraddistinto, quest’anno, anche dalla protesta degli insegnanti. Non solo quelli trasferiti ma anche quelli che contavano su una cattedra sfumata all’ultimo secondo. Molti posti, in Puglia, risultano vacanti. La situazione è ingarbugliata e intreccia situazioni diverse. Anzitutto ci sono i posti che per il Miur risultavano da assegnare e quelli realmente assegnati. La mappa è stata pubblicata dalla Cisl Scuola e riporta la situazione in tutte le regioni. Spicca la Puglia dove, nella scuola primaria, a fronte di 979 posti messi a concorso,  nessun docente è stato assunto effettivamente. Così anche nella scuola di secondo grado, su 67 posti banditi, nessuno ha potuto firmare il contratto. Poi c’è la questione, ormai nota, dei tantissimi docenti che sono stati costretti a trasferirsi al nord e quella, esplosa negli ultimi giorni dei 62 docenti di arte e disegno convocati per firmare il contratto a tempo indeterminato e tornati a casa con la notizia che le cattedre disponibili erano solo tre. C’era stato un errore di conteggio.

Non sono soddisfatti nemmeno gli alunni. Dinnanzi a diversi istituti baresi si è tenuta la protesta degli alunni contro lo stato in cui versa la scuola.