Domenica 31 luglio, il Castello e il Borgo di Acaya faranno da cornice all’ultimo appuntamento itinerante dell’unidicesima edizione del Locomotive Jazz Festival, la rassegna organizzata dall’associazione Locomotive, con la direzione artistica del sassofonista Raffaele Casarano, in collaborazione con Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese,Comune di Lecce e tutte le amministrazioni comunali coinvolte, che si svolge fino al 4 agosto 2016.
Il programma si spalma su undici giorni, per rispettare un metaforico Livello 11 del “Jazz Game”, il tema di questa edizione: come in un videogame, con l’adrenalina in circolo che spinge ad avanzare, livello dopo livello.
Confermata la riuscita formula dello scorso anno con l’aggiunta di una giornata: le prime sette date itineranti, gratuite, e le ultime quattro all’Anfiteatro Romano a Lecce, con ingresso a pagamento, la casa del Locomotive negli ultimi due anni, che sarà trasformato anche stavolta in un elegante jazz club con tavoli a riempire l’arena. La scelta dei luoghi passa ancora una volta per quegli scenari naturali e beni architettonici di particolare bellezza e prestigio, per sensibilizzare al rispetto e alla tutela, in collaborazione con il FAI – Fondo Ambiente Italiano, partner del Locomotive, che curerà i racconti storico-artistici di alcune tappe del festival.
Il programma della giornata Dalle 19, ci sarà “Arte in movimento” nel Borgo medievale, che vedrà in scena incursioni musicali dell’associazione Rapsodia di Voci, che lavora con richiedenti protezione internazionale, piccole battaglie a campo aperto di “Paladini di Francia”, progetto dei Cantieri Teatrali Koreja, ancora disquisizioni con Industria Filosofica, giocoleria con Hakuna Matata Clown, le liete note della Be Dixie-Dixieland Jass Band e un mercatino dell’artigianato.
Alle 20, nella Parrocchia di Santa Maria della Neve sempre nel Borgo, concerto “Sax Suite” con Alessandro Cataldi e Diego Vergari, seguito, all’interno del Castello, dal concerto “Locomotive per la scuola: un pianoforte e i ragazzi” con Giorgia Fai, Vittoria Torsello e Benedetta B Rizzel.
Alle 22, invece, il palco del Castello di Acaya ospiterà Joe Barbieri 4tet in “Cosmonauta da Appartamento”, che è anche il titolo del suo quarto album di brani originali. Ispirato alle poesie di Konstantinos Kavafis e dedicato al tema-guida del viaggio, il disco è stato registrato tra Napoli, Rio de Janeiro, Copenaghen, New York, Parigi e Madrid ed è esso stesso un viaggio, anche grazie ai contributi transnazionali di Luz Casal, Hamilton de Holanda, La Shica e dell’italianissimo Peppe Servillo. Barbieri è un’affascinante anomalia, un outsider che, al di fuori del binario dell’industria, si è saputo costruire un percorso personale, all’estero come in Italia ed è riuscito nel raro esercizio di convogliare il genuino apprezzamento di colleghi, critica e pubblico. Ha all’attivo quattro album di brani originali ed un disco dedicato a Chet Baker (“Chet Lives!” 2013), dato alle stampe per il venticinquennale della scomparsa del musicista e cantante americano. La sua musica è pubblicata in molti Paesi del mondo e la sua personale cifra stilistica – che lega la canzone d’autore al jazz e alla musica world – lo ha portato nel corso degli anni ad incrociare collaborazioni importanti, da Omara Portuondo a Jorge Drexler, da Stacey Kent a Stefano Bollani, da Peppe Servillo a Pino Daniele.
La serata si concluderà con il Locomotive After Concert alla Masseria Sant’Angelo ad Acaya, dove è previsto un live dj set di Vito Santamato.
I luoghi dei concerti – Il villaggio di Acaya, antico feudo di Segine, appartiene al comune di Vernole ed è un borgo fortificato, modello di città ideale. Custodisce al suo interno un Castello, costruito da Gian Giacomo dell’Acaya per volere del re Carlo V, considerato uno dei migliori esempi di architettura difensiva di periodo rinascimentale della Terra d’Otranto. Circondata da possenti mura, la città-fortezza è unica nel suo genere, progettata per contrastare le invasioni tirche del XVI secolo.
I bastioni lanceolati a pianta pentagonale uniti a un sistema di muratura a doppio registro, un camminamento di ronda lungo tutto il perimetro e un profondo fossato che circonda interamente il borgo, resero la città un luogo inespugnabile. Gian Giacomo rese però Acaya un borgo organizzato su assi e piazze, autosufficiente, con all’interno un pozzo di acqua sorgiva, un frantoio ipogeo, silos scavati nella roccia per la raccolta e conserva delle derrate alimentari. Fuori le mura, inoltre, sorge la Cappella di San Paolo, la più antica meta di pellegrinaggio per le vittime del morso della tarantola. Dopo il restauro, il Castello è stato destinato dalla Privincia di Lecce a sede di attività culturali e di spettacolo.
Le prevendite dei biglietti per le serate a pagamento dell’1, 2, 3 e 4 agosto (programma dettagliato sul sito www.locomotivejazzfestival.it) sono disponibili sul circuito Bookingshow e a Lecce presso la Clinica dell’Accendino e il Castello Carlo V. Si possono acquistare i posti sulle gradinate oppure ai tavoli sistemati davanti al palco e si possono effettuare, sia per le gradinate sia per i tavoli, anche abbonamenti comprensivi delle quattro serate. Agevolazioni e sconti sono previsti per i possessori di Locomotive Card, che, quest’anno, si arricchisce della nuova formula Prestige, che prevede sconti del 50% sui biglietti di ingresso di tutte le iniziative Locomotive e molte altre sorprese esclusive per i soci.
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