martedì, Aprile 16, 2024
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Legge elettorale

La Camera dà il via libera alla legge elettorale

Dopo tre votazioni di fiducia, il testo viene approvato con voto segreto superando la barriera dei franchi tiratori. Con lo strascico della norma che consente a chi è residente in Italia di potersi candidare anche nelle circoscrizioni estere.

Fuori dal palazzo anche la protesta della sinistra.

Il Rosatellum crea ulteriori spaccature nel centrodestra, con Lega e Forza Italia a sostegno della legge e Fratelli d’italia  sul fronte del no. Pur senza entrare nei dettagli, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni guarda con attenzione all’approvazione della legge.

Per quanto riguarda il governo si farà ogni sforzo per giungere alla conclusione  della legislatura”.

 Sulle barricate il Movimento Cinque Stelle ed il suo leader Beppe Grillo, arrivato a Roma proprio per gestire la protesta che da due giorni ha radunato davanti a Montecitorio i militanti 5 stelle. Il ‘no’ al Rosatellum ha ricompattato il gruppo dirigente che all’unisono si è scagliato contro la legge. Roberto Fico, Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio,definendo la legge  – infame e scandalosa.

Una polemica che i deputati M5s hanno portato avanti anche dentro l’aula accusando la maggioranza di aver fatto una norma ad hoc per Verdini: E’ la ciliegina sulla torta.

Parla di “schifezza” Massimo D’Alema. Lo dimostra la maggioranza che conta 476 parlamentari su 630 ha paura del voto segreto, strumento parlamentare riservato ai diritti fondamentali e politici dei cittadini”.

Pier Luigi Bersani lancia un ultimo appello a maggioranza e governo.

Il Rosatellum 2.0 spiega l’esponente di Mdp ha chiesto a chi sostiene la legge di fermarsi a riflettere.

Ettore Rosato, relatore della legge, se la prende con chi ha manifestato in piazza: E’ comodo andare a protestare in piazza. Pensano solo alle loro poltrone non agli interessi del paese.

Chi considera la legge il male minore è Silvio Berlusconi. Il Cavaliere sin da subito ha deciso di sostenere la legge nonostante i mal di pancia interni al suo partito, in particolare tra le file dei deputati meridionali.

E’ una buona legge,  scontenta un po’ tutti, osserva il capogruppo azzurro Renato Brunetta, che ha portato avanti la trattativa per raggiungere l’intesa sulla legge elettorale. Dello stesso avviso la Lega Nord che sin dall’inizio si era resa disponibile a sostenere qualunque modello.

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