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lunedì, Giugno 17, 2024
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LECCE MAXI FURTO ALLA ZONA INDUSTRIALE

ARRESTATO DALLA POLIZIA UNO DEGLI AUTORI

Nelle prime ore di questa notte, una volante veniva inviata nella zona industriale poiché era stata segnalata la presenza di una persona sospetta all’interno di un’azienda.

Gli agenti sorprendevano un uomo identificato per C. G. un ventiquattrenne di Cerignola, il quale non forniva spiegazioni circa la sua presenza  all’interno dell’azienda privata, nella quale sosteneva di essersi introdotto per aver trovato il cancello aperto e di essere lì per caricare degli pneumatici e del materiale di risulta, ma non riusciva ad indicare agli operatori con chi avesse appuntamento né per conto di chi dovesse effettuare il carico.

Veniva effettuato un sopralluogo  per tutto il perimetro, in attesa dell’arrivo sul posto del proprietario dell’azienda insieme al quale si accertava che non era stato asportato nulla.

Da un controllo più accurato si accertava che il cancello dal quale il fermato era entrato si presentava senza lucchetto e con evidenti smerigliature sulle staffe che alloggiano il lucchetto stesso. Continuando il sopralluogo si notava che nella parte retrostante del capannone era stato completamente abbattuto un muro di cinta che divide quell’azienda da un’altra, la cui vista era stata celata dall’apposizione di un telo cerato di colore verde scuro al fine di non farlo notare dai vigilanti nel corso dei controlli notturni.

Nella circostanza si notava anche che l’erba, abbastanza alta in quel punto, era stata calpestata da poco dal passaggio di un mezzo pesante che non era quello controllato dagli operatori . Un ulteriore cancello che conduce in una zona di campagna da cui passano dei binari che si dirigono verso la ditta adiacente a quella dove era stato trovato il camion in questione si presentava aperto e con il lucchetto forzato.

Si accedeva all’interno dell’area di pertinenza dell’azienda adiacente dove si verificava che la zona era allarmata e videosorvegliata

Gli agenti si accorgevano che in fondo al cantiere vi era un buco circolare nel muro di cinta alto metri 1,10 e largo cm. 80 che permetteva l’accesso alla adiacente ditta di pneumatici industriali denominata “CML”.

In prossimità di quel foro vi erano tre pneumatici abbandonati, segno che i malviventi non erano riusciti nel loro intento poiché sicuramente interrotti dall’arrivo delle pattuglie, nonostante fossero riusciti a dileguarsi  a bordo di un altro mezzo pesante pieno.

Il titolare della CML dichiarava che da un primo sommario controllo potevano essere stati sottratti circa 200 pneumatici per mezzi agricoli del valore di circa 40.000,00 euro complessivi.

Il fermato, noto per la commissione di analoghi reati veniva tratto in arresto per furto aggravato in flagranza ed in concorso con altri. Sono state avviate opportune indagini tese al rintraccio dei complici e della refurtiva.

NARDÒ:RUBA UN IPHONE ALLO SPORTELLO BANCOMAT, MA VIENE INDIVIDUATO E DENUNCIATO.

Il 30 marzo scorso, una giovane donna formalizzava, presso questo Commissariato, una denuncia di furto di un telefono cellulare iPhone 6, specificando che il fatto era avvenuto presso uno sportello bancomat di un istituto di credito di Nardò. In particolare evidenziava che dopo aver ultimato un’operazione bancaria recando in braccio il figlio in tenera età, si allontanava dal posto e poco dopo si accorgeva che non era più in possesso dell’IPhone 6 che aveva posato sul ripiano dello sportello, perciò tornava immediatamente indietro e notava che non c’era più.

Gli agenti del Commissariato con prontezza acquisivano le immagini di videosorveglianza della banca dalle quali si poteva notare che un giovane, dopo aver atteso che la donna terminasse l’operazione e avvedutosi del telefonino, con mossa fulminea se lo metteva in tasca proprio mentre la donna era intenta ad uscire dall’area destinata allo sportello bancomat. Dopo una brevissima indagine, gli investigatori identificavano il reo, 42enne neretino, che messo di fronte all’evidenza dei fatti non poteva far altro che consegnare l’iPhone che pertanto veniva restituito alla legittima proprietaria. Per i fatti di cui sopra il medesimo veniva denunciato all’A.G. per il reato di furto.

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