Loredana Capone all’inaugurazione del Polo di nanotecnologia a Lecce.
“L’apertura al mondo della Puglia e del Salento, in particolare, passa da questo speciale incubatore di nanotecnologie – ha detto Loredana Capone, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia. Passa dalla ricerca e dalla sua applicazione nelle imprese e nelle amministrazioni. Il talento ha bisogno di strutture e investimenti. Per questo abbiamo voluto sostenere, in questi anni, la produzione e lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione. Questo centro è un anello del sistema delle nostre politiche, nate per dare spazio e futuro ai ricercatori, alle Università, con borse di studio e finanziamenti capaci di collegare due sistemi: quello della conoscenza e quello dell’impresa delle città. Non basta, infatti, avere risorse, che pure abbiamo stanziato, solo se questi sistemi lavorano insieme, se nascono e vivono start up innovative, se crescono imprese competitive, si crea un ecosistema dell’innovazione che attira ricercatori e imprese anche dall’estero. Hanno scelto di investire in Puglia e nel Salento 44 multinazionali, da Bosch a Getrag, General Electric, Porsche, STMicroelectronics. Dicono che da noi la produttività del lavoro è più alta, il livello di conoscenza ottimo, importanti gli investimenti con i fondi europei che compie la Regione. Molti ricercatori oggi finalmente fanno ritorno. La sfida è questa, questa condividiamo con il presidente del CNR Nicolais e il direttore Gigli: continuare a lavorare perché il Salento sia una piattaforma di innovazione per tutto il Mediterraneo, connesso con il mondo e in grado di produrre nuove opportunità di lavoro”.
Loredana Capone
