martedì, Maggio 14, 2024
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Laica, libera associazione delle imprese e delle professioni del Salento

Rocco Carangelo e Roberto Fatano – Laica, libera associazione delle imprese e delle professioni del Salento.

In seguito alle notizie apparse sugli organi di stampa, riguardanti la presenza di circa 600 fusti di rifiuti speciali nel sottosuolo della discarica Burgesi, Rocco Carangelo, responsabile della filiera “Laica edilizia, ambiente e riciclo” e Roberto Fatano, Presidente di Laica, dichiarano:

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“Situazioni come queste si verificano,non solo perché gli affari che girano attorno ai “rifiuti” sono ambiti dalla criminalità organizzata, ma anche perché non esiste rispetto per l’ambiente e  per le normative che riguardano il trattamento dei rifiuti.  Da anni sono impegnato in una campagna di sensibilizzazione sul riciclo “a vista” dei rifiuti, in particolare degli scarti che provengono dal mondo dell’edilizia. La direttiva europea 2008/98/Ce impone alle pubbliche amministrazioni che il livello di riciclo di rifiuti da edilizia salga in tutti i paesi membri, almeno al 70% entro il 2020 – continua l’imprenditore Carangelo – Nonostante si tratti di rifiuti poco o per nulla inquinanti e nonostante esistano tecnologie che consentono di riciclare tali materiali per re-immetterli nel processo edilizio come inerti (al posto di ghiaia o terra), in Italia solo il 10% dei rifiuti da edilizia viene riciclato.

Insieme al Presidente di Laica, Roberto Fatano, abbiamo scritto alle Istituzioni, tra cui la Provincia di Lecce, per sensibilizzare le stazioni appaltanti a far sì che gli scarti prodotti nell’ edilizia vengano conferiti presso gli impianti e non abbandonati sulle strade e che l’inerte venga riciclato all’interno degli appalti pubblici, così come impone la legge. Ci proponiamo inoltre di essere un supporto informativo-formativo  per le amministrazioni o le aziende che fino adesso non hanno avuto la possibilità di interpretare le normative specifiche e necessitano quindi di supporto tecnico-organizzativo. Proponiamo inoltre di organizzare un tavolo tecnico con Regione, Provincia, Anci e tutti gli attori coinvolti nel settore specifico, al fine di dare il nostro contributo ed evitare per il futuro, nuovi scempi ambientali”.

“Mi auguro – ha aggiunto il presidente Roberto Fatano – che il Prefetto Palomba e il Presidente Emiliano intervengano al più presto per bonificare i terreni ed individuare i responsabili di questo scempio ambientale. L’Italia e il nostro Salento – conclude Fatano – hanno la possibilità di aprire una nuova pagina nel settore della green economy che produce ricerca e innovazione, nell’interesse del sistema delle imprese e dell’ambiente”.

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