lunedì, Aprile 29, 2024
HomeSvago e Tempo LiberoMusicaEtnica Diso Folk Festival

Etnica Diso Folk Festival

La quindicesima edizione della manifestazione dedicata alla musica popolare e alle sue contaminazioni
ospiterà Samni Gentes, Kamafei, Compagnia Aria Corte e si chiuderà con il concerto dei sardi Tazenda

Sabato 8 (ore 21.30) e domenica 9 agosto (ore 21.30) appuntamento con la quindicesima edizione di “Etnica. Diso Folk Festival”, dedicato alla musica popolare e alle sue contaminazioni, con la direzione artistica di Francesco Corvaglia, che fa parte della Rete dei Festival Puglia SoundsMusiche del Salento“. Nella due giorni in piazza Carlo Alberto a Diso, in provincia di Lecce, si alterneranno il progetto campano Samni Gentes e il gruppo salentino Kamafei

kamafei

nella prima serata e la Compagnia Aria Corte

Compagnia Aria Corte

e lo storico gruppo sardo Tazenda nella seconda.

La necessità di preservare, valorizzare e recuperare il patrimonio musicale del sannio sono fattori determinanti che hanno spinto Enzo Matarazzo (storico conoscitore e cantante della musica popolare) ad avviare il progetto Samni Gentes – Musica Popolare dalla Terra di Mezzo. Il progetto nasce nella primavera del 2013, tra Frasso Telesino e Solopaca, paesi appartenenti alla Valle Telesina, ad Ovest di Benevento. Il progetto da quel momento prende vita, tra tradizione e l’innovazione. Grazie al carisma ed alla sua storia musicale, Enzo Matarazzo rappresenta il magnete d’energia, un pretesto per incontrare nuove espressioni musicali che si fondono ed ci incamminano verso un nuovo orizzonte sonoro. L’importanza dei contenuti culturali e musicali della tradizione è l’epicentro del suo progetto. Tutto è raccontato con nuove sonorità e rielaborazioni musicali dell’intera cultura mediterranea. Tramandare e raccontare alle presenti e future generazioni “la musica del popolo”, costituisce la missione del progetto Samni Gentes. Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando”. Parafrasando Albert Einstein, non resta che impegnarsi, oltre a recuperare e valorizzare, anche a scrivere e raccontare il presente; perché siamo stati, lo siamo e lo saremo…un crocevia di popoli e culture, semplicemente una “Terra di Mezzo”.

I Kamafei sono un progetto con base nel Salento all’interno del quale si nota il profondo legame con la propria tradizione e la propria terra, ma anche la necessità, la voglia, il desiderio di scoprire la contaminazione con altre culture, altre esperienze musicali. Nello spettacolo dei Kamafei si incontrano la spinta dalle travolgenti sonorità tradizionali salentine “ben difese” dal frontman Antonio Melegari ben contaminate dalla passione per la Spagna e per le diverse culture Mediterranee delle corde di Stefano Calò il tutto accompagnato dal ritmo frenetico del Tamburello, la potenza ritmica della batteria e dai suoni moderni di synth e basso elettrico. L’incontro con stili musicali lontani geograficamente è sicuramente impegnativo, ma pure molto intrigante; nel rispetto della tradizione si utilizza la tecnologia, “in dosi mai eccessive”, mantenendo un profondo equilibrio musicale. In questo nuovo viaggio, tutto si miscela e diventa un vero e proprio stile, la pizzica tradizionale incontra le tradizioni del mediterraneo e si confronta, legandoli ai suoni moderni e ai diversi stili del mondo d’oggi.

La Compagnia Aria Corte, uno tra i gruppi più importanti del panorama etno/popolare pugliese, che dalla metà degli anni ’90 ad oggi, continua ad essere punto di riferimento del movimento di riproposta della più antica e travolgente forma di ballo e ritmo popolare quale è la “pizzica-pizzica”, non solo ma anche della tradizione grika, canti d’amore, ballate contadine e tarantelle, riuscendo a portare, nei 19 anni di attività, la musica della propria terra su prestigiosi palchi,teatri e in numerose piazze d’Italia, Europa e del Mondo (Francia, Inghilterra, Austria, Svizzera, Grecia e Brasile). Il concerto, un concentrato ipnotico e incalzante viaggio nel mitico mondo della taranta, ripercorso attraverso le musiche più suggestive ed i ritmi più ossessivi della tradizione popolare contadina del basso Salento e brani di propria composizione. La “Compagnia Aria Corte” è composta da alcuni tra i musicisti più rappresentativi del panorama popolare salentina: Carlo “Canaglia” De Pascali (tamburello, tammorre), Chicco Costantini (mandola, violino, chitarra, voce), Giovanni Arbace (chitarra acustica, armonica a bocca, voce), Lucia Passaseo (tamburello,voce), Emanuela Gabrieli (tamburello, voce), Salvatore Corvaglia (organetto diatonico), Moana Casciaro (ballo).

Andrea Parodi, Gigi Camedda e Gino Marielli fondano in Sardegna, nel 1988, uno dei primi gruppi di rock etnico in Italia: i Tazenda. Il loro primo album, eponimo, già presenta le caratteristiche stilistiche del trio; le launeddas, i tenores campionati, l’uso delle fisarmoniche diatoniche e delle chitarre elettriche che rimandano alle cornamuse, e gli impasti vocali. Nel 1991 partecipano al Festival di Sanremo con “Disamparados (Spunta la luna dal monte)”, cantando insieme a Pierangelo Bertoli; la canzone vincerà la Targa Tenco, ed è inclusa nell’album “Murales”. Nel 1992 tornano a Sanremo con una canzone firmata anche da Fabrizio De André, “Pitzinnos in sa gherra”; De André inoltre canta col gruppo in un’altra canzone dell’album “Limba”, “Etta abba, chelu”. Nel 1993 esce il doppio Cd live “Il Popolo Rock”; nel 1995 viene pubblicato “Fortza Paris”, che segna un parziale mutamento di stile. Fra numerosi concerti dal vivo e collaborazioni prestigiose, i Tazenda arrivano al 1997, anno in cui Andrea Parodi esce dal gruppo. Gigi Camedda e Gino Marielli proseguono l’attività avvalendosi della collaborazione di GianMario Masu. Nel 2006 riprende la collaborazione con Andrea Parodi, in concerto e con la registrazione di due inediti, “E sarà Natale” e “Armentos”, contenuti in “Reunion”, nuovo album dal vivo inciso all’Anfiteatro Romano di Cagliari. Il 17 ottobre 2006 Parodi muore a causa di un tumore. Nel 2007 esce l’album Vida, con sette inediti e alcuni vecchi successi, reinterpretati dal nuovo cantante Beppe Dettori; contiene “Domo mia”, un duetto con Eros Ramazzotti. Nel 2008 esce “Madre Terra”: la canzone che intitola l’album è un duetto con Francesco Renga. A maggio 2009 esce il singolo “Piove luce” in duetto con Gianluca Grignani, che funge da apripista al nuovo album “Il nostro canto – Live in Sardinia” uscito a Giugno, con la partecipazione per la prima volta di Beppe Dettori. Nel 2012 esce “88”, nuovo album con l’etichetta Vida. Nel 2013 Beppe Dettori decide di intraprendere una strada da solista. Il suo posto viene preso da Nicola Nite. Viene da Alghero e ha alle sue spalle, nonostante la sua età, una gavetta ed un curriculum di tutto rispetto.

La rete “Musiche del Salento” (dopo Pizzica in festa, Sud Est Indipendente e Etnica. Diso Folk Festival) si concluderà dal 13 al 19 settembre a Cutrofiano, con la quinta edizione de Li Ucci Festival, organizzato dall’associazione culturale Sud Ethnic con la direzione artistica di Antonio Melegari. Una settimana di convegni, workshop, mostre, estemporanee di pittura, presentazioni di libri, bike tour e concerti per ricordare i cantori dello storico gruppo salentino, custode delle tradizioni popolari degli “stornelli”, dei canti d’amore e di lavoro, spesso improvvisati al ritmo del tamburello. Tra gli ospiti anche Armonauti e Canusìa, vincitori della prima edizione di UcciFolkontest, dedicato a esperienze italiane nel folk e nella world music, organizzato nell’ambito del festival in collaborazione con Mei – Meeting degli indipendenti di Faenza e Scuola di musica popolare di Forlimpopoli. Info www.liuccifestival.it

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome qui

Post Popolari

Commenti recenti

Verified by MonsterInsights